ROMA – Prosegue con successo il binomio tra AS Roma ed Eurobasket, accomunate dal programma “A scuola di tifo”, ideato e realizzato della Fondazione Roma Cares. Il rispetto dei valori dello sport è, infatti, il progetto educativo per gli studenti delle scuole elementari capitoline che incontrano periodicamente i campioni del basket e del calcio.
Giovedì il palcoscenico di questa tappa è stato l’Istituto “Sant’Orsola” di Via Livorno, che ha accolto gli atleti Alex Righetti e Duilio Birindelli dell’Eurobasket , guidati dal responsabile delle relazioni esterne, l’ex coach della Nazionale Valerio Bianchini (il vero trait-d’union tra tutte le varie
componenti del progetto). Ospite d’eccezione il centravanti Edin Dzeko dell’AS Roma che ha dimostrato grande dimestichezza anche sotto canestro oltre che nell’area di rigore.
Dopo un primo approccio conoscitivo con la scolaresca, a cui è stata anche mostrata una clip mixata tra azioni spettacolari dell’ultima gara delle schiacciate Nba ed alcune fasi salienti della stagione dell’Eurobasket, sono scesi in palestra tutti gli studenti per conoscere dal vivo i segreti della palla a spicchi. Crescente a vista d’occhio l’entusiasmo dei giovanissimi al momento del primo impatto con la pallacanestro: tiro, palleggio e rimbalzo le materie scelte dal “Vate” in questo formativo clinic. In campo due dimostratori d’eccezione, come i giocatori Righetti e Birindelli, che hanno poi sfidato, in un simpatico ed avvincente due contro due, Francesco Pastanella della Ge.Co Emotion, società sostenitrice del progetto. Alla partitella ha partecipato anche il calciatore bosniaco della Roma che ha messo in mostra le sue doti tecniche anche da cestista. Al centravanti giallorosso è stata anche regalata una casacca dell’Eurobasket: per lui un eccezionale percentuale di realizzazione a canestro, tra gli applausi scroscianti degli alunni.
“L’iniziativa di Roma Cares è decisamente meritevole per l’idea di sensibilizzare i più giovani su una tematica particolarmente importante quale il rispetto dentro e fuori il rettangolo di gioco- – ha sottolineato il coach Valerio Bianchini – la presenza degli atleti è importante e significativa perché il messaggio dei campioni arriva diretto agli studenti, attratti dall’esempio che uno sportivo può dare loro non solo nel campo”.
di Marco Tosarello