Lo scorso 20 novembre il Senato ha approvato definitivamente la legge sulla cosiddetta “mototerapia”. Una normativa che introduce nel sistema legale una pratica priva di fondamenti scientifici, presentando un’attività ricreativa come una terapia complementare da promuovere nei reparti pediatrici del Paese. Oggi è fondamentale difendere la libertà, sostenendo la veridicità e la certezza dei risultati scientifici, una necessità che riguarda tutti, su scala internazionale, in particolare coloro che, per merito o responsabilità, ricoprono ruoli pubblici. Ne ha parlato la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo a “Che rimanga tra noi“ su Radio Cusano Campus con Francesca Pierri e Alessio Moriggi.
“La pseudoscienza è l’antiscienza e viene utilizzata per manipolare e distorcere la realtà, per ottenere degli obiettivi che non hanno nulla a che fare con il beneficio e l’utilità per i cittadini. Proprio in Senato mi è stato detto che la scienza non lascia spazio alle emozioni. Il problema di questo modo di pensare è che fa venire meno i principi base del ragionamento comune, se cominciamo a credere che possa esistere un’aritmetica alternativa dove 2+2 può avere come risultato 6 oppure 10, come facciamo a discutere e a ragionare del presente, del futuro, di dove vogliamo andare? È vero che ciascuno ha diritto ad avere le proprie opinioni, ma nessuno ha diritto ad avere i propri fatti, perché i fatti sono quelli che indaghiamo con le armi pacifiche più straordinarie che abbiamo, che sono le armi fornite dal metodo scientifico che altro non è che un metodo logico” ha dichiarato Cattaneo.
“In tutti i settori professionali c’è chi porta le prove delle sue competenze e del suo lavoro ma c’è anche chi manipola e distorce. Ecco perché io non chiedo che ci si fidi degli scienziati ma voglio che ci si fidi delle prove che gli studiosi portano e le prove sono tali nel momento in cui si rendono pubbliche, visibili, verificabili, ripetibili. Nel mio lavoro qui in Senato mi è capitato di intercettare uno scienziato, un professore dell’Università di Napoli, che sosteneva che gli OGM fossero pericolosi e in realtà, andando a indagare le cosiddette prove che lui sosteneva, è stato scoperto che quelle prove erano false.
Nel momento in cui queste evidenze diventano pubbliche, ecco che ci sono decine di migliaia di scienziati che possono indagarle. La scienza è tale nel momento in cui raggiunge la prova, ha valore nel momento in cui raggiunge un suo consolidamento pubblico” ha aggiunto la Senatrice a vita.
“In tutte le situazioni bisogna studiare, approfondire, anche come cittadini, e chiedersi: Chi mi sta dicendo cosa? Dove sono le prove di ciò che viene sostenuto? E a livello mondiale, globale, nazionale qual è lo stato delle conoscenze? Partiamo dalla “Mototerapia”, la legge passata la scorsa settimana che si fonda su uno pseudo-articolo scientifico pubblicato su una rivista del tutto irrilevante che nessuno ha preso in considerazione. Tra centinaia di migliaia di studiosi che studiano l’oncologia e i problemi neurologici, nessuno ha dato rilevanza a una terapia complementare che potesse essere di beneficio ai bimbi che hanno problemi oncologici oppure ai bimbi con problemi del neurosviluppo. Com’è possibile che nessuno nel mondo della scienza abbia portato questa evidenza e si sia accorto dell’esistenza di questa cosiddetta “terapia”? E com’è che il Parlamento italiano invece la scopre e addirittura ci fa una legge?” ha evidenziato la scienziata.
“Nel nostro Parlamento dove ci sono competenze in diversi settori, noto che tutte le volte che ci si trova a dover discutere argomenti che hanno a che fare con scienza, innovazione, medicina o alimentazione si fatica moltissimo. Il nostro Parlamento non rende giustizia al Paese perché nel Paese ci sono innumerevoli competenze su questi argomenti; solo che, invece di consultarle, questo tipo di legislazione si dimostra frettolosa, ed è mortificante che il talento, la competenza e l’impegno molte volte siano legati a interessi di prima battuta che nulla hanno a che vedere con il progresso scientifico” ha concluso Cattaneo.