Le domande mirano a esplorare la sua competenza e gli aspetti unici del suo libro, “Status Criminale. Il Libro e la sua Tesi Centrale:
Dottor Mendola, il suo libro, “Status Criminale”, applica un approccio criminologico all’analisi della gestione della pandemia di COVID-19. Potrebbe spiegare in modo conciso la sua tesi centrale e l’originalità del suo metodo d’indagine?
“L’approccio criminologico contenuto nel volume STATUS CRIMINALE, tende a spiegare in modo analitico che la gestione pandemica Covid-19 aveva altri obbiettivi, ed è stata una sperimentazione di massa in termini di obbedienza e di concezione popolare.In altre parole, con il periodo del terrorismo generato dal covid, la politica si è resa conto fin dove si può ricattare il popolo, piegarlo e capire che egli è incapace di reagire ai soprusi anche perchè la maggioranza della popolazione non ha ancora compreso cosa sia realmente accaduto nonostante tutte le morti improvvise siano unicamente riconducibili a soggetti vaccinati. Si è trattato infatti di una fase di studio e preparazione per tutto ciò che oggi si sta manifestando, cioè digitalizzazione delle identità, It wallet telecamere intelligenti che sulla base di programmi decisi, soggetti che manovrano la politica decidono chi può attraversare una certa zona e chi non può farlo.Per quanto riguarda i metodi e l’elaborazione di questi studi ricordo che questo volume è il prodotto di uno studio multidisciplinare che ha visto impegnati il dott. Segalla Gabriele, biochimico indipendente, che ha redatto l’analisi di uno dei presunti vaccini ottenendo dalla comunità scientifica il peer review, l’ingegnere Giovanni Trambusti specializzato nei grafici e statistiche nazionali ed internazionali e l’avv. Antonietta Veneziano per gli aspetti legali del caso”.
Il libro è stato definito un “saggio scientifico” dalla Biblioteca Nazionale di Firenze. Cosa distingue la sua analisi da altre opere che hanno trattato lo stesso argomento, e come ha garantito la rigorosità scientifica della sua ricerca?
“La stessa classificazione del volume (Saggio Scientifico) ottenuta da un’amministrazione pubblica ne riconosce il valore puramente scientifico e lo distingue dalla maggior parte degli altri testi che pur trattando lo stesso argomento sono stati classificati in modo diverso.
Inoltre è l’unico al mondo ad avere l’analisi biochimica del Pzfizer che a tutt’oggi è considerato SEGRETO MILITARE”.
L’applicazione di principi criminologici a un evento di portata globale come la pandemia è insolita. Quali sono state le maggiori sfide metodologiche che ha dovuto affrontare nell’elaborazione di questo studio?
“Non vi è stata alcuna Pandemia sanitaria! Dal punto di vista puramente sanitario le comunità scientifiche sono assolutamente in disaccordo con la dichiarazione di Pandemia che ricordo essere stata dichiarata solo e soltanto dalla Politica e da un organo apparentemente indipendente ma legato a filo doppio con tutta la politica internazionale.
“Status Criminale” include un’analisi comparativa internazionale. Quali sono le differenze più significative che ha riscontrato nella gestione della pandemia tra l’Italia e altri paesi, e come queste differenze si riflettono nella sua analisi criminologica?
Il mio studio pubblicato nel volume, dimostra che la gestione pandemica in Italia e in Usa (gestita in modo assolutamente diverso da stato a stato) e altre Nazioni, mette in luce che ove non vi erano restrizioni, le curve di mortalità e presunti contagi erano vicino allo zero.
Ad esempio nei Paesi fuori dalla Comunità Europea, ove cioè non vi è la pressione politica UE; non è successo quasi nulla. Per esempio mentre in Italia i tg terrorizzavano la popolazione enunciando ogni giorno decessi presunti da covid ed era vietato uscire di casa pena l’arresto, in Madagascar alcuni miei lettori mi scrivevano che le feste in spiaggia continuavano tranquillamente e che non vi erano ne morti nè contagi. La pandemia sembrava quindi preferire certamente i paesi europei……..”
Il suo libro presenta tabelle e grafici. Quali dati statistici ritiene più significativi per supportare le sue conclusioni, e perché questi dati sono cruciali per comprendere la sua analisi?
“Le statistiche ed i grafici sono tutti esplicativi ed importanti per comprendere correttamente il fenomeno. Riassumerli sarebbe tecnicamente impossibile e non esaustivo. Occorre quindi rifarsi ai grafici dello studio contenuti nel volume.Al termine del volume vi sono riportati degli studi scientifici in merito all’inutilità dell’uso della mascherina e sulla gestione dell’emergenza covid in altre nazioni con interessanti statistiche a cura dell’Ing. G.Trambusti che ci svelano scenari molto interessanti.
Aspetti legali e giudiziari:
La sua opera conclude con la frase: “Tanto si deve per ragioni di Giustizia!”. Quali implicazioni legali e giudiziarie intravede a seguito della sua analisi, e quali passi successivi ritiene necessari per fare luce sugli eventi accaduti?
“La frase che riposto nel volume “Tanto si deve per ragioni di Giustizia” è la stessa che riporto nelle mie consulense forensi per le aule dei Tribunali. Auspico che quanto contenuto nel volume possa spingere l’Autorità Giudiziaria a far luce sull’accaduto”.
Il suo lavoro potrebbe avere un impatto sulle future sentenze e gradi di giudizio. In che modo la sua analisi criminologica potrebbe contribuire a una migliore comprensione delle responsabilità e delle conseguenze legali legate alla gestione della pandemia?
“Certamente, sono parecchi gli avvocati che prendono spunto e riferimenti dal volume per i loro atti giudiziari, e parecchi ricercatori che mi sottopongono le loro ricerche in questo settore”.
Considerando la complessità del contesto politico e sociale, come può la sua analisi criminologica contribuire a una discussione pubblica più informata e responsabile sulla gestione delle crisi future?
“Allo stato non ci può essere nessuna discussione pubblica se non cessa la censura che nasconde le zone buie di ciò che è successo e non vi sia una seria inversione di rotta della politica”.
L’Autore e la sua esperienza:
Il libro è stato tradotto in diverse lingue, riscontrando interesse anche oltreoceano.Cosa pensa che abbia reso la sua opera così attrattiva per un pubblico internazionale?
“Forse la ricerca della verità? Ovviamente dovremo chiederlo ai lettori difatti, nelle varie presentazioni in giro per l’Italia e in Francia, questo è ciò di cui mi interesso sempre. E la risposta è capire, sapere la verita che il main stream distorce come da volere politico”.
Quali sono i suoi progetti futuri, dopo il successo di “Status Criminale”?
“E’ in corso d’opera un nuovo volume che vedrà la luce tra qualche mese con nuovi studi in peer review ed approfondimenti investigativi forensi”.
Domande più aperte:
Quali sono, secondo lei, le lezioni più importanti che possiamo trarre dalla pandemia di COVID-19 in termini di gestione delle crisi future?
“Le lezioni che possiamo aver appreso da ciò che abbiamo attraversato, dipendono molto dalla capacità individuale di ognuno di noi nel capire cosa è successo, dove stiamo andando e dove NON dobiamo andare!
In merito alle crisi future, occorre comprendere che quando una crisi o un’emergenza è dichiarata dalla politica o è infondata o provocata sempre per fini diversi!
Un altro aspetto molto importante riguarda quello del cosiddetto consenso informato. Cosa si poteva o non doveva fare secondo Lei?
“All’interno del volume ho trattato il “Consenso informato” che in realtà non lo era assolutamente. Questo capitolo può guidare chi ha interesse a procedere legalmente contro i danni da vaccino poiché non consente di applicare il cosiddetto “Scudo Penale” per i medici vaccinatori”.
Quali sono, a suo avviso, gli aspetti più critici della gestione della pandemia che richiedono un’attenzione particolare per evitare errori simili in futuro?
“Suggerisco di aprirci ad un concetto ormai scontato e mi riporto ad una frase di Monsignor Viganò : DOBBIAMO ABBANDONARE L’IDEA CHE CHI CI GOVERNA LO FACCIA PER IL NOSTRO BENE”
Dr. Patrizia Faiello
Dr. Robert Von Sachsen Bellony