Da dire.it
“Da Roma a Torino, passando per Milano, Napoli e Palermo. In tutta Italia l’inaugurazione dell’anno giudiziario prende il via tra le proteste dei magistrati. Le toghe si sono presentate nelle aule con coccarda tricolore e Costituzione in mano. Nei cartelli sventolati il seguente messaggio: “In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato. Questa non è una carta morta è un testamento, un testamento di centomila morti. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità li è nata la nostra Costituzione.
I MAGISTRATI LASCIANO LE AULE A NAPOLI E ROMA DURANTE I DISCORSI DI NORDIO E MANTOVANO
Alla Corte d’Appello di Napoli i magistrati hanno abbandonato il Salone dei Busti di Castel Capuano dopo che ha preso la parola il ministro della Giustizia Carlo Nordio. All’avvio del discorso del Guardasigilli le toghe hanno sollevato un opuscolo con le norme principali della Costituzione e sono usciti.Gli stessi pieghevoli erano stati sollevati anche durante l’esecuzione dell’inno nazionale. Assente alla cerimonia il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri.
Stessa scena alla Corte d’Appello di Roma dove le toghe sono uscite quando ha iniziato a parlare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
MANTOVANO: “RIFORMA PER CITTADINI, NON CONTRO MAGISTRATI”
“Lo dico nel modo più diretto e sincero: non abbiamo nessuna intenzione di fare una riforma contro i magistrati, vogliamo fare una riforma per i cittadini”, sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano a Roma. “Immaginavamo di raggiungere quest’obiettivo col contributo anche critico, anche fortemente critico, ma reale, dei magistrati. Abbiamo rivolto innumerevoli inviti in tal senso. Non poterne disporre è qualcosa che ci fa andare avanti comunque, ma ci rammarica. E per questo confido in un ripensamento- conclude- nell’interesse di quel popolo italiano nel cui nome ogni giorno voi rendete giustizia“.
Durante il suo intervento nel Salone dei Busti di Castel Capuano, il ministro Nordio ha spiegato che: “Qualcuno può pensare che questa riforma costituzionale sia punitiva per la Magistratura. Tutte le opinioni sono benvenute, così come tutte le manifestazioni di dissenso, e ringrazio tutti per una manifestazione estremamente composta come questa, è il sale della democrazia; ma che si possa pensare che un ministro da 30 anni in magistratura, a 3 anni alla guida dell’inchiesta sulle Brigate Rosse, che ha assistito alla morte di alcuni dei suoi colleghi, pensare che un ex magistrato possa avere come obiettivo l’umiliazione della magistratura alla quale è appartenuto, lo trovo particolarmente improprio”.
MELONI: RAMMARICO PER PROTESTE, MA HANNO SCELTO CITTADINI
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si dice ‘rammaricata’ per le proteste dell’Associazione nazionale magistrati durante le inaugurazioni dell’anno giudiziario nelle Corti d’Appello. Rispondendo ai giornalisti da Gedda, prima di salire sull’Amerigo Vespucci, ha poi aggiunto: “Le proteste sono legittime, ma i cittadini scelgono il programma di governo con il loro voto”.