Di questi tempi la destra qualche volta perde. Succede al Bundestag dove l’alleanza tra Cdu e l’ultradestra di Alternative fuer Deutschland non riesce a far passare la proposta di legge anti-migranti promossa da una mozione che invece era apparsa in maggioranza. Hanno votato a favore 338 deputati, contro 350, cinque si sono astenuti.
Perdono i grandi di E.On Energia spa. Debbono risarcire 890mila euro per trattamento illecito di dati personali ai fini di telemarketing. A dirlo è la stessa Società in una comunicazione la newsletter dell’Autorità del Garante. Tutto nasce da reclami di due teleutenti bersagliati di chiamate indesiderate.
Non ci stanno a perdere le due massime personalità della scena a Bruxelles e faranno di tutto ma non fanno autocritica. Sono Ursula von der Leyen (in foto) e Christine Lagarde che si dicono pronte a fare tutto il necessario per riportare l’Europa in carreggiata. Lo hanno detto al Financial Times e loro lo hanno scritto: “L’Europa ha recepito il messaggio del cambiamento”.
Non perde tempo invece Donald Trump. I dazi annunciati si applicheranno al più presto a Canada e Messico. La previsione arriva dall’agenzia Reuters, anche se non si può parlare di una decisione in atto.
E sempre dall’ Unione Europea si richiama l’Italia al rispetto della Corte penale internazionale e dei mandati di arresto che vengono emessi dal tribunale dell’Aja che chiaramente sta perdendo di immagine sul rispetto di sé.
“Venga in Parlamento a riferire!” È il tormentone dei parlamentari italiani dell’opposizione che continuano a chiedere a Giorgia Meloni di riferire in aula sulle motivazioni del rilascio di Almasri e la sua riconsegna in Libia attraverso un aereo di Stato. Una vicenda in cui pare abbiano perso tutti, tranne il criminale internazionale.
Sta perdendo l’Ucraina e sulla richiesta trattativa di pacificazione si mostrano soccombenti. Infatti l’esercito russo stringe il cerchio attorno a Pokrosk. La città rappresenta lo snodo logistico tra est e ovest. Di lì potrebbero avanzare direttamente su Kiev. Lo schieramento dei russi si svolge su entrambi i lati della città. Ma hanno perso e tanto in termini di vite, coloro che fanno parte dell’esercito di invasione in Russia. Se ne vanno i soldati nordcoreani alleati perché in questa guerra hanno avuto troppe perdite. Secondo le ricostruzioni, infatti, su undicimila soldati nordcoreani in tre mesi sono rimasti la metà.