Durante la trasmissione Fatti di Nera su Cusano Media Play, l’avvocato Andrea Miroli, legale della famiglia Ciontoli, ha rilasciato un’intervista alla giornalista Aurora Vena, affrontando diversi aspetti della vicenda legata al caso Marco Vannini. Tra i temi trattati, la concessione dei permessi lavorativi a Martina Ciontoli, le polemiche emerse sulla questione e la ricorrenza del decennale dai fatti, con particolare riferimento all’impatto emotivo su Antonio Ciontoli.
IL DECENNALE E L’IMPATTO SU ANTONIO CIONTOLI
“Ha sempre provocato in Antonio Ciontoli, qualunque cosa se ne dica, uno stato di profondo dolore per come si sono sviluppati i fatti, per come sono accaduti e per le conseguenze che hanno portato alla morte di questo povero ragazzo. Per cui, senz’altro sì, posso rispondere affermativamente alla sua domanda.”
I PERMESSI LAVORATIVI DI MARTINA CIONTOLI
“La signora Ciontoli è stata autorizzata in funzione di una specifica norma che è disciplinata dall’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario ad andare sostanzialmente a svolgere un’attività lavorativa. Questo è espressamente previsto dall’ordinamento penitenziario, oltre che dall’articolo 21, anche dall’articolo 15, che prevede espressamente che rientra nell’ambito proprio della rieducazione del condannato anche la necessità di assicurare da parte dell’autorità amministrativa, quindi in questo caso dalla direzione del carcere, la possibilità di svolgere un’attività lavorativa. Chiaramente, tutto ciò avviene all’esito di un programma di trattamento predisposto dalla dirigenza della casa circondariale, che diventa esecutivo con l’approvazione del magistrato di sorveglianza, sulla base dell’osservazione scientifica della personalità della detenuta. Lei lavorerà all’interno di un bar, sempre nel contesto di una realtà appartenente all’amministrazione penitenziaria.”
LE POLEMICHE SULLA VICENDA
“Le polemiche sono connaturate probabilmente a questa vicenda, però c’è da dire che se la signora Ciontoli è stata ammessa a questo beneficio è chiaramente perché ne aveva tutte le possibilità e i diritti garantiti dalla legge. Quindi nessuna polemica ha un fondamento giuridico.”
POSSIBILITÀ DI PERMESSI PER ALTRI MEMBRI DELLA FAMIGLIA CIONTOLI
“Sicuramente non per Antonio Ciontoli. Dal punto di vista della maturazione della pena, anche la signora Pezzillo ha raggiunto il termine previsto, ossia un terzo della pena, e quindi la possibilità di poterlo richiedere. Tuttavia, evidentemente la valutazione della sua posizione non è ancora stata completata da chi di dovere. Sebbene ne abbia i requisiti oggettivi, quelli soggettivi sono ancora in una fase di valutazione. Va ricordato che l’iter è interno alla direzione dell’istituto carcerario e sfugge anche alla difesa.”