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“Quello che non si dice sulla qualità dell’aria a Frosinone, comunicando chiarezza non dati soggetti a strumentalizzazione”
L’Associazione Progetto Aeroporto di Roma Frosinone e Sviluppo del Basso Lazio (APARF) ritiene importante fare chiarezza su una questione cruciale per il territorio: la qualità dell’aria a Frosinone.
A tal proposito, desideriamo riportare alcuni dati recenti tratti da un articolo pubblicato il 19 febbraio 2024 da Alessio Porcu, basato sulle rilevazioni di IQAir, una società svizzera leader mondiale nel monitoraggio satellitare della qualità dell’aria.
#IqAir permette di osservare in tempo reale la situazione atmosferica non solo per 111 città monitorate di default, ma anche per qualunque località italiana, consentendo inoltre di consultare lo storico dei dati e le previsioni per i successivi 3-4 giorni.
Ebbene, secondo le rilevazioni più recenti 2025, la qualità dell’aria a Frosinone è risultata di livello “verde o giallo”, ovvero “buona o moderata”, a seconda delle giornate come riportato sul sito Iqair. Questo dato è confermato sia per i giorni precedenti sia nelle previsioni future, con valori delle polveri sottili PM2.5 sempre sotto la soglia critica di 50 µg/m³, considerata il limite di attenzione per la salute umana.
Questi numeri offrono un quadro ben diverso rispetto a quello dipinto da #Legambiente, secondo cui #Frosinone risulterebbe una delle città più inquinate d’Italia. La discrepanza tra i due dati è evidente e ha radici metodologiche: Legambiente si basa su rilevamenti effettuati da una sola centralina situata presso la stazione ferroviaria, un punto altamente critico per il traffico locale e le condizioni geomorfologiche, che difficilmente rappresenta la situazione complessiva della città.
Al contrario, IqAir adotta un approccio più #scientifico e rappresentativo, monitorando la qualità dell’aria attraverso il rilevamento satellitare su un’area vasta, fornendo così una media più realistica della situazione generale. E per il mondo reale valgono gli “approcci scientifici” non altre tecniche strumentalizzate!
È importante sottolineare che nessun metodo scientificamente valido può considerare come rappresentativo un dato proveniente da una sola postazione collocata in un’area a massima criticità. Basare su tali dati valutazioni ambientali generali o politiche di gestione del territorio risulta non solo scorretto, ma anche dannoso.
Peraltro, il sito IqAir gode di una solida reputazione internazionale ed è riconosciuto come affidabile dai principali organi di informazione italiani, tra cui il Corriere della Sera, la Repubblica, Avvenire, Il Sole 24 ORE #RaiNews e #AffariItaliani, che hanno più volte riportato i suoi dati ufficiali sulla qualità dell’aria.
“L’APARF ritiene dunque necessario ribadire che un approccio scientificamente corretto e trasparente al monitoraggio ambientale è fondamentale per evitare allarmismi ingiustificati e per adottare politiche realmente efficaci nella tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”. Lo afferma il Presidente Tiziano Schiappa.
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