La beffa estorsiva del finto Crosetto esprime diversi lati del nostro piccolo italico mondo che debbono esser utili a capire veramente chi siamo. Innanzitutto questa vicenda è stata raccontata male sui giornali. Ancora oggi ci sono diversi particolari decisivi ma totalmente oscuri della dinamica con cui è stata applicata la truffa.
Abbiamo avuto già esperienza con Giorgia Meloni della truffa dei due comici russi fatti passare per due diplomatici. Sappiamo che l’intelligenza artificiale sa e può fare di tutto. (IL ‘può’ consiste in un dettaglio ancora più inquietante perché anche davanti alla realtà si può supporre invece il raggiro dell’intelligenza artificiale quando invece non è vero).
Ma l’aspetto ancora più inquietante consiste nella plausibilità della versione per cui chiama un ministro al telefono per chiedere soldi e da qualcuno la cosa è considerata plausibile. Non c’è accordo tra segreterie particolari. I due si parlano e il politico chiede danaro per cause evidenziate come nobili. (Ma è tutto da dimostrare che le ragioni fossero effettivamente quelle dichiarate dai turlupinati).
Ma l’aspetto più inquietante consiste nella plausibilità della richiesta. Ci dice che tutto questo succede. Un uomo politico in vista può chiedere soldi a un imprenditore di successo e confidare nell’accordo di questa somma. Si evidenzia anche una disponibilità di uomini di impresa avveduti ed attenti di mettersi a disposizione di chi governa.
La finzione svelata ci fa capire come funziona normalmente in Italia. E in questa dinamica perfettamente funzionale a diverse forme di potere può succedere che si insinui il baco, la sovversione, il raggiro.
Le prime indagini pare evidenzino come il trucco dell’intelligenza artificiale e il gioco finalizzato a turlupinare sia ordito in Russia. E anche questo dettaglio, non indifferente, mostra bene quali direttive possa avere un raggiro di questo tipo: dimostrare la fatuità dei tuoi nemici, quelli che regalano armi all’Ucraina per fare la guerra contro di loro.
E anche questa sarebbe la burla più grande. L’Occidente voleva dimostrare con le armi e i cannoni la sottile debolezza imperialista dei russi, ma la Russia dimostra la fragilità dei nostri sistemi semplicemente prendendosi burla di noi.