In un’epoca dominata dall’iperconnessione, dove il digitale permea ogni aspetto della vita umana, la questione dell’utilizzo etico della tecnologia assume un’importanza cruciale.
Non è più sufficiente limitarsi a contemplare le opportunità offerte dal web; è necessario affrontare con coraggio le sue insidie, trasformandolo da potenziale terreno fertile per abusi e disinformazione in uno spazio di autentica crescita e condivisione. Questo è il cuore pulsante del progetto “La Porta Santa Digitale”, un’iniziativa ambiziosa e di grande impatto sociale che si inserisce nel contesto dell’evento “Arte Sacra 3.0” a Piazza del Popolo, a Roma.
L’evento, organizzato dal 19 al 23 febbraio 2025 da Art On Plaza (https://artonplaza.com/home), progetto ideato da Paolo Ferigo e Stefano Favaretto, è patrocinato dall’Accademia Pontificia di Teologia e dalla Basilica degli Artisti di cui è Presidente e Rettore Sua Ecc.za Mons. Antonio Staglianò. Un’esperienza unica in cui arte, tecnologia e fede si incontrano. La proiezione sarà replicata a Piazza del Popolo fino al 23 febbraio, dalle ore 19 alle ore 22 (escluse le giornate di pioggia). “ART on PLAZA” inaugura il programma di eventi “ARTISTI IN GIUBILEO”, promossi dalla Pontificia Accademia di Teologia in collaborazione con la Basilica di Santa Maria in Montesanto, che accompagneranno l’Anno Giubilare, rappresenta un’esperienza unica nel suo genere, un’esplorazione artistica che coniuga la sacralità dell’arte con l’innovazione tecnologica. Sessanta artisti provenienti da tutto il mondo hanno contribuito con le loro opere digitali, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente. Ma al di là della spettacolarità della proiezione, l’iniziativa si pone un obiettivo ben più profondo: aprire una Porta Santa nel cuore del mondo digitale, un gesto simbolico ma di grande significato, che vuole richiamare l’attenzione su un tema troppo spesso trascurato: la sicurezza e la dignità umana nell’era digitale.
L’idea geniale e profetica di don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter, è quella di estendere il concetto di pellegrinaggio spirituale anche al mondo virtuale. Da anni in prima linea nella lotta contro la pedofilia e la pedopornografia online, don Di Noto comprende la complessità del panorama digitale e la necessità di un intervento incisivo per proteggere le persone più vulnerabili, in particolare i minori. La Porta Santa Digitale, inaugurata con un video emozionante realizzato con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, rappresenta una sfida coraggiosa, un invito a riflettere sull’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra società e sul nostro modo di vivere la fede.
Il video, che vede un bambino aprire simbolicamente la Porta Santa e immergersi nel mondo digitale, è un potente metafora della nostra esperienza online. Rappresenta la bellezza e le potenzialità infinite del web, ma anche i pericoli che esso cela. Un’immagine suggestiva che ci spinge a confrontarci con la doppia natura del digitale: un luogo di straordinarie opportunità, ma anche di insidie, un’arena in cui si combatte una battaglia continua tra luce e ombra.
La sfida dell’etica digitale: un terreno fertile per la riflessione
L’iniziativa di Meter non si limita a denunciare i pericoli del web; si propone, piuttosto, di offrire soluzioni concrete per promuovere un uso sano e responsabile della tecnologia. La Porta Santa Digitale non è solo un simbolo, ma anche un punto di partenza, un invito all’azione per tutti noi, a iniziare un percorso di consapevolezza e responsabilità digitale. Il messaggio è chiaro: Internet è un dono di Dio, come ricordato da Papa Francesco, ma questo dono deve essere custodito e utilizzato con saggezza e amore.
La sfida è quella di trasformare il web in uno spazio di relazioni autentiche, libero da tossicità e falsità, un luogo dove la verità e la speranza possano prevalere sulla menzogna e sulla disperazione. Questo obiettivo richiede un impegno collettivo, una collaborazione tra istituzioni, organizzazioni non governative, e soprattutto, tra singoli cittadini, per costruire un internet più giusto e più umano.
Un approccio multilivello per contrastare i pericoli del web
La lotta contro l’abuso online richiede un approccio multilivello, che coinvolga diverse figure professionali e istituzioni. La formazione è un elemento chiave: educare i giovani e le famiglie all’uso consapevole e responsabile della tecnologia è fondamentale per prevenire i rischi connessi all’esposizione a contenuti dannosi. Questo richiede l’implementazione di programmi educativi specifici nelle scuole e nelle comunità, e la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte al grande pubblico.
La collaborazione tra le forze dell’ordine e le organizzazioni non governative è altrettanto importante. È necessario sviluppare strategie di contrasto più efficaci per individuare e perseguire i responsabili di reati commessi online, e per garantire una maggiore protezione alle vittime. La tecnologia stessa può essere uno strumento prezioso in questo contesto, attraverso lo sviluppo di software e algoritmi in grado di individuare e segnalare contenuti illegali.
Il ruolo delle istituzioni e della società civile
Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nella definizione di un quadro normativo più efficace per contrastare i crimini online. È necessario aggiornare le leggi esistenti per adeguarle alle nuove forme di criminalità digitale, e garantire che le sanzioni siano effettivamente dissuasive. La collaborazione internazionale è altresì fondamentale per affrontare un fenomeno globale come la pedofilia online, che richiede una risposta coordinata a livello internazionale.
La società civile, attraverso le organizzazioni non governative come Meter, gioca un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica, nella promozione di iniziative di prevenzione e nella fornitura di supporto alle vittime. La collaborazione tra queste organizzazioni e le istituzioni è essenziale per garantire un approccio integrato e più efficace alla lotta contro i crimini online.
La spiritualità digitale: una prospettiva di speranza
L’iniziativa della Porta Santa Digitale si inserisce in un contesto più ampio, che vede la crescente attenzione alla spiritualità digitale. In un mondo sempre più connesso, la fede può trovare nuove forme di espressione e di diffusione attraverso il web. La possibilità di raggiungere un pubblico vasto e diversificato offre nuove opportunità per la evangelizzazione e per la promozione di valori positivi.
Tuttavia, è necessario evitare un approccio superficiale o strumentale alla spiritualità digitale. Non si tratta di “digitalizzare” la fede, ma di trovare nuove modalità per esprimere la fede in un contesto digitale, tenendo conto delle sue specificità e delle sue sfide. Questo richiede una profonda riflessione teologica ed etica, per garantire che la fede online sia autentica, significativa e responsabile.
L’Arte Sacra 3.0: un ponte tra fede e tecnologia
L’evento “Arte Sacra 3.0” a Piazza del Popolo rappresenta un esempio significativo di come la fede e la tecnologia possano integrarsi in modo armonioso e creativo. Le opere d’arte digitali presentate, provenienti da artisti di tutto il mondo, esplorano il tema della spiritualità in un linguaggio contemporaneo, utilizzando le nuove tecnologie per esprimere la bellezza e la profondità della fede.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma di eventi “Artisti in Giubileo”, promossi dalla Pontificia Accademia di Teologia in collaborazione con la Basilica di Santa Maria in Montesanto. Questo programma offre una serie di opportunità per la riflessione e il dialogo tra arte, fede e tecnologia, promuovendo un approccio interdisciplinare alla comprensione della realtà contemporanea. L’evento è patrocinato dall’Accademia Pontificia di Teologia e dalla Basilica degli Artisti, a testimonianza dell’importanza data a questa iniziativa innovativa e profondamente significativa.
Conclusioni: un appello per un internet più giusto e umano
La Porta Santa Digitale non è semplicemente un evento; è un appello, un invito a riflettere sulla nostra responsabilità nel costruire un internet più giusto e più umano. È un invito a intraprendere un pellegrinaggio virtuale, un cammino di consapevolezza e di speranza, per trasformare il mondo digitale in un luogo di autentica crescita, di condivisione e di amore. È una sfida ambiziosa, ma necessaria, per garantire che la tecnologia, invece di essere uno strumento di divisione e di oppressione, diventi un mezzo per costruire un mondo più giusto e più fraterno, un mondo dove la dignità di ogni persona sia rispettata e protetta, anche nel cuore del mondo digitale. Il video inaugurale, con il suo simbolismo potente, è solo l’inizio di un lungo percorso, un percorso che richiede il contributo di tutti noi: istituzioni, organizzazioni non governative, artisti, e soprattutto, ogni singolo cittadino, perché solo insieme possiamo costruire un internet più giusto e più umano, un internet che rifletta la bellezza e la speranza del Vangelo. La Porta Santa Digitale è aperta, e l’invito al pellegrinaggio è rivolto a tutti.
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