Le Api sono in pericolo, lo abbiamo scritto più volte e oggi uno dei rappresentati più autorevoli dell’apicoltura laziale, Alessandro Andreoni, lancia un accorato appello.
” Ciao sono Alessandro, ho 35 anni, apicoltore e fondatore di Poggio Mieloso, azienda apistica biologica certificata. Dopo gli studi universitari ho deciso di rimanere nel nostro splendido paese avviando questa attività per aiutare l’ambiente. Oggi mi rivolgo a voi con il cuore in mano per chiedere un aiuto fondamentale. Negli ultimi anni, il lavoro e la vita delle api sono stati messi a dura prova da minacce inaspettate. Le specie aliene, come la vespa orientalis, hanno devastato innumerevoli alveari, e il cambiamento climatico ha intensificato condizioni ambientali sempre più estreme, rendendo la sopravvivenza delle nostre colonie una sfida quotidiana.
La situazione si aggrava ulteriormente con l’arrivo massiccio di miele estero a costi irrisori, che ha reso insostenibile la gestione della nostra azienda. Ogni giorno, vedo scomparire non solo un pezzo della mia storia, ma anche una parte importante dell’equilibrio naturale che le api rappresentano per il nostro pianeta.
Per le piccole realtà come la nostra non ci sono fondi o aiuti, ci ritroviamo a combattere da soli nella speranza di poter sopravvivere sia noi che le nostre api.
Questa raccolta fondi è molto più di un semplice appello economico: è una missione per salvare il mio futuro e quello delle api, per proteggere l’ambiente e contribuire a un mondo migliore. I fondi raccolti saranno investiti nell’acquisto di attrezzature essenziali per garantire la salute e la sopravvivenza delle nostre colonie, cosa che al momento non riusciamo più a sostenere per le troppe perdite di colonie avvenute in quest’anno, permettendoci di contrastare gli effetti devastanti del clima estremo e di fronteggiare le minacce invasive. Compreremo delle nuove arnie, le case delle api, più adatte al cambiamento climatico in atto, per agevolare la sopravvivenza delle colonie. Una parte sarà utilizzata per i trattamenti biologici necessari a togliere virus e parassiti, poi prenderemo dei dispositivi dissuasori per allontanare vespe aliene che mangiano le api.
Infine, l’obiettivo più grande sarebbe quello di riuscire a creare un ambiente favorevole alle api, piantando sementi nettariferi”
Che la situazione fosse grave lo avevamo scritto, speriamo che enti pubblici e privati corrano presto ai ripari, altrimenti si passa alla situazione disperata.
Massimiliano Pirandola