Donald Trump ha ordinato al Pentagono di sospendere tutti gli aiuti militari all’Ucraina. Una decisione che segna un punto di svolta nella politica estera americana e che anticipa il discorso sullo Stato dell’Unione di questa notte, in cui il presidente delineerà le linee guida del suo mandato.
Tradizionalmente incentrato su temi interni, il discorso di questa sera affronterà inevitabilmente il nodo dei rapporti con l’Unione Europea, soprattutto in relazione alla guerra in Ucraina. “L’America non andrà in guerra. L’Europa vuole continuare il conflitto? Se la vedrà da sola. Non negozierò con chi spinge per il prolungamento della guerra”, ha dichiarato Trump alla CNN. Parallelamente, l’amministrazione sta lavorando per alleggerire le sanzioni alla Russia, mentre ha innalzato i dazi doganali sui prodotti provenienti da Messico, Canada e Cina.
A sei settimane dal suo insediamento, Trump ha già attuato gran parte delle promesse fatte in campagna elettorale, riportando l’America su una linea isolazionista e protezionista. Il focus è sulla crescita economica interna: taglio delle spese federali, riduzione degli aiuti esteri e un piano per abbattere la burocrazia, con Elon Musk incaricato di ridurre le spese federali di 2.000 miliardi di dollari. 20mila dipendenti pubblici sono già stati licenziati per “attività superflue”.
La decisione di interrompere il sostegno militare a Kiev è parte di questa strategia: meno spese per guerre lontane, più investimenti per la crescita americana. Scelta contestata dagli alleati europei, che insistono nel supporto a Zelensky, e criticata dai media mainstream, ma pienamente coerente con la dottrina che ha portato Trump alla vittoria.
E in Italia? Se il nostro governo applicasse la stessa filosofia, potrebbe liberare risorse per abbassare la pressione fiscale e stimolare l’economia. Invece, l’Europa continua a inasprire le sanzioni, aumentare la spesa militare e mantenere un sistema burocratico inefficiente e costoso. Intanto, l’economia russa cresce più della nostra e l’impatto della guerra ha già pesato per oltre 200 miliardi di euro sulla fragile economia italiana.
Trump ha indicato una strada chiara: stop alle guerre inutili, basta sprechi, focus sulla crescita interna. L’UE risponde con più armi e più sanzioni, mentre Macron e Starmer parlano addirittura di inviare truppe sul campo. Chi ha ragione?
Stanotte alle 3, Trump parlerà al Congresso. Ascoltatelo direttamente, senza filtri mediatici, e fatevi un’idea. L’America sta cambiando il mondo. L’Europa vuole restare ferma alle sue vecchie logiche. Noi da che parte vogliamo stare?
Fonte Dire