“Questa Europa che si riarma si sta incamminando sul terreno sbagliato, è sbagliata l’idea che ogni Stato si armi fino ai denti quando ci sono sistemi di difesa che non interloquiscono gli uni con gli altri. Per fare che cosa si armano gli Stati? Per sottrarre le risorse ai fondi di coesione che servono alle regioni più in difficoltà per fare debito pubblico. È una follia, si sta perdendo lucidità. La Banca Europea per gli investimenti, la Bei, che non può a statuto attuale investire nella difesa, subirà una modifica nello statuto, ma quella banca serve per gli investimenti per lo sviluppo, non per gli armamenti”. Così Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, intervistata da Francesco Borgonovo ai microfoni di Calibro 8 su Radio Cusano Campus.
“A Trump fa comodo perché il suo obiettivo è di indebolire l’Unione Europea”, ha detto ancora Boldrini. “Anche il fatto che stia minacciando di uscire dalla Nato è un modo per dire che l’Unione Europea non è più il partner privilegiato che è sempre stato. Stiamo entrando in una fase di totale instabilità in cui quello che non è chiaro è chi siano gli alleati. Quello che a me sembra evidente è che ci sono due imperatori che si riconoscono, Trump e Putin, e che insieme stanno sbranando l’Ucraina. Come può l’Unione Europea a resistere? Certamente non armandosi Paese per Paese, perché sono soldi buttati. Si deve pensare a una difesa comune, quello sì ha senso. Ma difesa comune vuole dire fare debito comune per un esercito comune su una politica estera comune, ma sappiamo bene che le forze di destra nazionaliste non vogliono cedere sovranità all’Unione Europea, perché è contrario alla loro visione del mondo. Serve cedere maggiore sovranità all’Ue”.