ITALEA è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025
Sempre più persone nel mondo cercano di tracciare le linee della propria genealogia, ritornando nei luoghi d’origine delle proprie famiglie. Una tendenza che diventa opportunità perché il Turismo delle Radici rilancia territori in crisi, contrasta il fenomeno dello spopolamento, genera introiti, sostiene l’occupazione in settori chiave come l’ospitalità, i trasporti, il commercio e promuove il patrimonio culturale e naturale. Oggi riveste un’importanza cruciale per l’Italia dove l’operazione Turismo delle Radici è entrata nel vivo. In coincidenza con l’Anno delle Radici Italiane nel Mondo è stato infatti avviato ITALEA, il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU, che invita gli italo-discendenti nel mondo a venire a visitare il Paese di origine della propria famiglia. Il Turismo delle radici nasce con l’intento di far scoprire cultura, riti e tradizioni e valorizzare i luoghi che non sono meta del turismo di massa.
Il progetto coinvolge oltre 800 piccoli Comuni italiani, vincitori del bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti. Italea è stato presentato in diverse città, tra cui Toronto, San Paolo, Montevideo, Buenos Aires, Melbourne e New York: appuntamenti che hanno consolidato i rapporti con le comunità italiane all’estero. I viaggi delle radici in Italia oggi stanno consentendo a nipoti e figli di emigrati di riscoprire le proprie origini. Ogni regione, attraverso le Italee locali, fornisce un insieme di servizi turistici – itinerari, laboratori, eventi, attività – per accogliere e assistere i viaggiatori delle radici e rendere unica la loro esperienza in Italia. Il progetto si rivolge sia a coloro che già conoscono le proprie origini italiane e desiderano pianificare un viaggio in Italia sia a chi vuole ricostruire le proprie origini. Grazie al programma di fidelizzazione Italea Card, si potranno ottenere sconti, agevolazioni e servizi di ogni tipo da parte delle aziende che vi aderiscono. Queste possono essere strutture ricettive, ristoranti, cantine, negozi di artigianato, aziende di trasporto, noleggio auto e tante altre attività. Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendone una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Questo programma rappresenta un invito alla riscoperta della “pianta madre”.
“Il turismo delle radici, oltre a rafforzare il legame con le comunità italiane all’estero, è un turismo lento che può anche rappresentare una risposta al fenomeno dell’overtourism – spiega il Consigliere d’Ambasciata e responsabile del Progetto Turismo delle Radici presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Giovanni Maria De Vita – il turismo delle radici mira infatti a valorizzare i luoghi non toccati dal turismo mainstream, ma le aree interne e in particolare i piccoli Comuni caratterizzati da bassi tassi di crescita e spopolamento – continua De Vita che aggiunge: – puntiamo molto sull’accoglienza, momento cruciale per i turisti delle radici. Vogliamo che questi turisti speciali si sentano ben accolti nel paese dei loro avi. Vogliamo farli sentire a casa”.
“L’obiettivo del progetto Italea è facilitare il viaggio delle radici per tutti coloro che desiderano compierlo. Abbiamo riscontrato un forte desiderio, tra gli ottanta milioni di italo discendenti nel mondo, di visitare l’Italia per scoprire i luoghi delle proprie origini. Tuttavia, non è un viaggio semplice. Se è relativamente facile raggiungere destinazioni turistiche note come Venezia, Roma o Palermo, risulta più complicato visitare i piccoli borghi da cui è partita la grande emigrazione italiana. Inoltre, questi viaggiatori non sono turisti comuni; non vengono solo per vedere un luogo, ma per vivere un’esperienza di vita profonda, spesso il sogno di una vita intera”.