Oscar La Rosa, 28 anni, laureato in scienze politiche, da sempre impegnato in volontariato e rappresentanze universitarie, ora si affaccia nel mondo della politica sostenendo la Lista Marchini nel terzo Municipio.
Una scelta in controtendenza considerando l’alta disaffezione giovanile verso la politica e la grande attrazione che esercita il movimento 5 stelle verso le fasce più giovani, che cosa l’ha portata intraprendere questo percorso?
«Più che una scelta in controtendenza posso dire che si tratta di una scelta consapevole.
Ho sempre seguito con vivo interesse le dinamiche politiche che interessavano la mia città e il mio Paese, tante volte mi sono entusiasmato per le proposte politiche che i partiti promettevano di realizzare e altrettante volte sono rimasto deluso dalle persone elette che non si sono messe al servizio del bene comune.
A 20 anni volevo portare il mio contributo nel donare un nuovo vigore a Roma lavorando nel settore turistico, dopo 5 anni mi sono reso conto che non bastava. Occorreva una risposta e un progetto politico di ampio raggio; così ho maturato la decisione di lasciare il mio lavoro e dedicarmi allo studio delle Scienze Politiche al fine di acquisire strumenti e competenze da impegnare nella gestione della cosa pubblica.
Credo che per dare una risposta concreta ai problemi del Paese ma anche della città e dei quartieri, occorra avere un’ottima conoscenza dei fondamenti della macro e microeconomia, del diritto pubblico e amministrativo, infine della sociologia.
Preparazione che non sempre ho riscontrato tra gli esponenti dei 5 stelle nonostante la loro grande voglia di partecipazione.»
Voglia di partecipazione…. Sembra che l’assenza di questa generi il costante aumento dell’astensione politica.
«E’ vero, e non solo in chiave elettorale. Io considero astensione tutti quei atteggiamenti dettati dall’ indifferenza che producono un peggioramento della vita sociale.
E’ astensione dalla vita pubblica sporcare le nostre strade, i nostri parchi; è astensione parcheggiare in doppia fila creando problemi alla mobilità; è astensione non segnalare situazioni di degrado e disagio.
Pensiamo che il nostro singolo gesto non rechi un grande danno alla società, ma sommati tutti insieme produciamo degrado e insofferenza.
D’altra parte l’amministrazione non fa nulla per risvegliare il senso civico dei residenti: a causa della totale mancanza di credibilità il cittadino non ha fiducia nel segnalare i problemi, e, vivendo in un contesto cosi degradante crede di non danneggiarlo aggiungendo il proprio lassismo.
Occorre avviare un circolo virtuoso che si fondi sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione.»
Per questo nella tua pagina Facebook www.facebook.com/votaoscarlarosa sei molto attivo nel segnalare situazioni di difficoltà o degrado?
«Esattamente, credo molto nel buon esempio.
Tutte le situazioni che ho denunciato dalla pagina prima o poi sono state risolte o si stanno risolvendo.
E’ un modo per avviare quel circolo virtuoso che possa far rinascere e risplendere i nostri quartieri.»
Tra tante formazioni politiche e partitiche perché proprio la Lista Marchini?
«Innanzitutto perché essendo una lista civica favorisce la partecipazione civica a cui accennavo.
Roma non ha bisogno di partiti o di ideologie destra/sinistra, Roma ha bisogno di buone soluzioni e persone che abbiano voglia di mettersi in gioco e sappiano offrire le proprie competenze.
All’interno della lista ho incontrato numerose persone con tanta voglia di fare, provenienti da professioni e mestieri diversi che hanno investito questi tre anni in un processo di formazione per candidarsi a governare bene la nostra città.
Cosi come ho fatto io nell’università.
Tutto ciò è stato possibile grazie ad Alfio Marchini, che dal 2012 è l’unico a proporsi con coraggio, coerenza e impegno alla carica di Sindaco di Roma.»
Grazie, in bocca al lupo.
M.L.