Circa 5mila lavoratori a incarico riconfermato di anno in anno dal comune di Roma «dal 1997 che attendiamo stabilità»
Moltissime donne, tra cui anche la portavoce del “coordinamento contro la precarietà” Gabriella Rossi, denunciano pubblicamente una situazione «grave nei confronti di noi grandi precari degli asili nido». Questione sicuramente al collasso – almeno quello di nervi – stando alla scorsa decisione dell’amministrazione capitolina di indire un ulteriore bando – nel mese di agosto – per trovare altre collaborazioni, senza tenere conto delle migliaia di operatrici e operatori in attesa del posto fisso da quasi 20 anni, ai quali non sarebbe stata data per certa «almeno la possibilità di subentrare ai vuoti di organico del comune di Roma, che ad oggi ammonterebbero a un migliaio di posti circa». Come dichiara la Rossi «un accanimento vero e proprio che ci vede chiedere aiuto direttamente al governo».
«Molte mamme e molte famiglie che vengono lasciate in questo modo a loro stesse», così Claudio Lozzi (Dc) che in una nota definisce “disastrosa” la politica capitolina fatta in questa maniera «davvero senza tenere conto e senza ascoltare per primi i cittadini e le famiglie che prestano decoroso servizio da anni presso l’amministrazione pubblica». ML