Prima erano inquiline abusive di un’abitazione dell’Ater in via Ostuni al Quarticciolo a Roma – fino al marzo 2015, mese nel quale sono state allontanate dall’appartamanto – poi si sono trovate costrette a ripiegare in uno dei locali al seminterrato dello stesso stabile «non sapevamo come fare per non finire per strada». Tra l’altro Gabriella V., 44enne romana, disoccupata, aveva la piena responsabilità di sua figlia Claudia M., allora ancora minorenne.
«E’ vero che l’appartamento l’avevo preso abusivamente, ma pagavo bollette e affitto di 430 euro mensili» sbotta così la signora Gabriella e aggiunge «sono sempre riuscita a trovare i soldi per le utenze e le spese pulendo le scale di molte palazzine del quartiere – insomma prima ci hanno fatto pagare tutto, poi ci hanno buttate fuori casa – ma oggi la situazione che viviamo è umanamente insostenibile, senza acqua, riscaldamenti e servizi sanitari»
Non finisce qui la denuncia delle due donne che spiegano «l’immobile è stato assegnato a immigrati, che usano la casa in numerosissimi, comunque nessuno è italiano». ML