«La morte di Cristiano Dal Pozzo, la penna nera più vecchia d’Italia, mi riempie di commozione e di tristezza. Lo ricordo ancora sfilare, insieme agli alpini di tutta Italia, alle adunate nazionali. E mi porto nel cuore la memoria viva di due anni fa, a Pordenone, quando nel raduno nazionale delle penne nere, alle quali non voleva mai mancare, abbandonò la carrozzella nella quale era costretto dagli acciacchi dell’età e con un atto di estrema forza, dignità e orgoglio, tipico degli alpini, volle sfilare sotto la tribuna, tra gli applausi e gli abbracci della folla», questo il ricordo personale del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha voluto dare l’ultimo saluto all’alpino scomparso all’età di 102 anni. Cristiano dal Pozzo, nato a Rotzo in provincia di Vicenza, indossò la divisa del 66° battaglione fanteria di Bolzano, successivamente partì come volontario-marconista per la guerra di Abissinia. Nel 1936, sempre come volontario, si arruolò, nella sezione alpina dell’8° reggimento genio di Roma, mentre nel 1937 tornò in Eritrea con la 175ma compagnia radiocollegamenti. Nel 1940 fu richiamato a Brunico nel 4° reggimento, nel 1942 partecipò alla guerra di Libia per rientrare in Italia nella primavera del ’43, dove a Bolzano fu fatto prigioniero dei tedeschi che lo deportarono nel campo di lavoro a Linz, e potè tornare definitivamente a casa in Italia, nel vicentino, solo a guerra finita.
«Cristiano Dal Pozzo era e rimarrà per tutti i veneti il simbolo stesso dell’alpinità, di quella straordinaria umanità nella quale si impastano forza e caparbietà, spirito di sacrificio e amore per la propria terra, abnegazione e generosità…..[…].. La lunga e rocambolesca avventura dell’alpino Dal Pozzo, che nella sua lunga vita ha sperimentato il “profugato”delle genti dell’altipiano, la guerra d’Abissinia, il deserto della Libia, la prigionia nazista in Austria e il ritorno ai campi di Castelletto di Rotzo, è il paradigma della straordinaria e generosa storia di un corpo, che per storia, valori e radicamento popolare è parte costitutiva del Dna dei veneti. Senza la solidarietà alpina, anima del nostro volontariato e del nostro sistema di protezione civile, saremmo tutti più poveri.. […]…Cristiano Dal Pozzo era tutto questo e la sua figura, fragile ma caparbia e sorridente, ci mancherà ai prossimi appuntamenti con le “penne nere”», queste le parole di commiato del governatore del Veneto Luca Zaia, che ha dato l’ultimo commosso saluto a Cristiano Dal Pozzo.
di Daniela Paties Montagner