La Casa della cultura di Roma, nasce nel 1962. La sua prima sede è in via della Colonna Antonina: associazione promossa da intellettuali di sinistra e cattolici democratici. Vi partecipano, difatti, esponenti del Pci, della sinistra socialista dei cattolici democratici e della Sinistra indipendente.
Sul modello della Casa delle culture di Milano, si caratterizza da subito come centro di dibattiti, iniziative culturali, mostre e presentazione di libri, impegnandosi alla congiunzione fra le forze culturali e l’impegno sociale e civile. Negli anni della guerra del Vietnam dà vita al Comitato contro la guerra del Vietnam.
La casa delle culture ha raccolto momenti storici di grande rilievo, come l’incontro del segretario del Pci Luigi Longo con il movimento studentesco e la camera ardente di Pier Paolo Pasolini.
Le vicende della sinistra italiana si ripercuotono negli assetti dell’associazione. Ed ancora durante gli anni 80 vede la fine dell’esperienza della Sinistra indipendente e all’inizio degli anni Novanta la trasformazione del Pci in Pds e la nascita di Rifondazione.
E’ proprio per la volontà di mantenere aperto il dialogo fra tutte le forze della sinistra e tutte le sue culture che nel 1992, l’associazione assume il nome di Casa delle culture e avvia una fase di totale autonomia finanziaria e organizzativa.
Si apre pertanto un costante dialogo fra soggetti politici e movimenti, fra politica, cultura, impegno sociale e civile.
Nel 1994 hanno avuto inizio le vicissitudini, sfrattati da una sede transitoria di Largo Argentina e la seguente ristrutturazione autonoma di via San Crisogono.
Questo nuovo ambiente predispone accanto alle tradizionali attività si affianca una intensa attività teatrale promossa con il concorso di varie compagnie, prima con il Meta-Teatro e oggi con la Compagnia Ginepro Nannelli. Attività che, per l’allargamento verso il sociale e il politico, negli ultimi anni aveva riscosso un notevole successo di pubblico.
Dal 1993 la Casa delle Culture, in via di San Crisogono, costituisce un forte riferimento in ambito intellettuale soprattutto nell’interpretazione dei mutamenti nell’ampio panorama culturale della sinistra politica e sociale.
A caratterizzare l’associazione è l’eterogeneità degli orizzonti ai quali si apre attraverso il confronto, il dialogo, la contaminazione contrastando l’ottica globalizzante e muovendosi verso consapevolezze specifiche mediante l’impegno civile basato principalmente sul volontariato.
Gli obiettivi verso cui la Casa delle Culture è particolarmente operativa sono la partecipazione alla vita pubblica, la democrazia e in primis la tutela delle fasce più deboli.
Economicamente si sostiene attraverso le quote associative, le sottoscrizioni, le attività teatrali, l’ospitalità prestata a partiti, associazioni, movimenti, case editrici.
Le attività variano dalla presentazione di libri, convegni, proiezioni, teatro, assemblee cittadine, riunioni politiche, laboratori.