Emanuele Modigliani è stato tra i fondatori della sezione del PSI di Livorno e diede un grande contributo alla diffusione del socialismo in Toscana. Socialista, avvocato di parte civile nel processo per l’assassino di Giacomo Matteotti, nel 1926 fu costretto ad emigrare in Francia come tanti altri dirigenti antifascisti. Insieme alla moglie Vera prese la via dell’esilio.
Un pezzo di storia del socialismo italiano verrà sfrattato. Questa sorte tocca, oggi, alla Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani.
La operosa mannaia del prefetto Tronca non si è fatta attendere e con ineffabile solerzia colpisce la storia del socialismo italiano, già chirurgicamente annientata da forze interne ed esterne al Paese e da chi continua, in campo socialista, a perseguire interessi del tutto personalistici invece di dedicarsi alla causa comune. Il Socialismo. Certo, in questo Paese il Socialismo è del tutto o quasi scomparso ma rimane e rimarrà l’universale alternativa al modello ‘homo homini lupus’. Non vi è altra alternativa.
Tronca colpisce una Fondazione socialista all’interno di un quadro ribattezzato ‘Affittopoli’ romana con l’obiettivo di sradicare chi non è in regola. Certamente chi non è in regola ha il dovere di fare i passi necessari per esserlo, ma che valga per tutti.
Ma quante fondazioni, associazioni, circoli, sedi di partito, e la lista potrebbe continuare, sono state sfrattate dal solerte Tronca all’interno dell’Affittoli romana?
Sono sicuro che Tronca userà lo stesso metro con tutti gli inadempienti, prescindendo dai colori politici. Se non dovesse succedere, ci saremo noi a ricordarglielo e per un semplice motivo. Basta con la demonizzazione del socialismo italiano, la sua storia, la sua memoria, le sue tante battaglie.
Questo Paese riavrà una forza socialista, un partito socialista e di sinistra, nell’arena politica ed è nostro compito oggi difendere la nostra storia, valorizzare il presente e progettare il futuro del Paese.
di Manuel Santoro, Segretario nazionale di Convergenza Socialista