Presso la sala stampa della Camera dei Deputati, in Via della Missione, è stato presentato alla stampa il libro di Vincenzo D’Acquaviva, “Il Mondo Nuovo” (Bari, Levante ed., 2016) : centrato sulle storie, nel Novecento, di immigrati italiani in USA, “tra speranze, conflitti politico-sociali e delusioni”. Al dibattito, moderato dal giornalista Gianni Lattanzio, sono intervenuti, tra gli altri, Stefano Fassina, deputato, già Viceministro all’ Economia, Fucsia Fitgerald Nissoli, deputato eletto nella Circoscrizione Estera ( Ripartizione Nord ed Centro America, Giangrazio Di Rutigliano, sindaco di Mola di Bari, e la prof.ssa Anna Di Consiglio, del “Centro Molese di studi storico-archeologici”.
“Sono particolarmente lieta d’ ospitare qui, nella Sala Stampa della Camera, la presentazione del libro di D’Acquaviva”, ha esordito l’on. Nissoli: sottolineando che “esso ci dà l’occasione per riflettere sull’emigrazione italiana negli USA, il mondo nuovo del libro, e per confrontarla con l’immigrazione, grande problema, oggi, dell’ Italia e di vari altri Paesi UE. Due facce della stessa medaglia“.
D’ Acquaviva, nativo di Mola di Bari, emigrato negli USA nel 1972, poi definitivamente rientrato in Italia nel 1980, oggi giornalista e avvocato, già dirigente anche della Pubblica amministrazione locale, ha avuto un percorso di vita emblematico quanto fortunato: realizzandosi professionalmente ed umanamente, dopo anni di duro lavoro. “Gli USA sono stati a lungo – ha ricordato Nissoli – meta privilegiata per quanti cercavano – e in parte cercano tuttora – fortuna fuori dai confini nazionali: tutti con la speranza di realizzare lo storico sogno americano, anche se poi scoprivano, come ci fa notare l’ Autore, che non sempre l’ America è quella dei sogni e dei racconti di quelli che tornano. Ma è fatta di sacrifici e di lavoro duro. Quel sacrificio, però, che ha contribuito fortemente a costruire l’America, fatta attraverso la convivialità delle differenze, il celebre “Melting Pot”, dove ogni immigrato ha trovato la sua terra“.
Potremmo dire che l’Autore, attraverso il suo racconto, ci mostra il percorso della storia che s’ intreccia con le vite di ciascuno, con una testimonianza diretta; e, come dicevamo, collega l’emigrazione all’ l’immigrazione, con tutti suoi aspetti problematici.”Cosa che – ha concluso l’on. Nissoli – la politica ancora non è riuscita a capire; un grande merito, che dobbiamo riconoscergli. D’Acquaviva aspirava a diventare giornalista per un quotidiano dedicato agli italiani emigrati: oggi è diventato anche scrittore, e credo che questo libro farà discutere molto di più di qualche semplice articolo“.
di Fabrizio Federici