Che cosa rende così popolare il 30 aprile? Compleanni, anniversari e ricorrenze di uomini, invenzioni e scoperte tra XX e XXI secolo: Shannon, Italian Internet Day e WWW gratuito. E’ una data diversa dalle tante, che accomuna per un periodo lungo un secolo, a distanza di anni, un’unica ostentazione, quella della codifica-decodifica della Bitgeneration. E’ una giornata che si distingue tra le altre di quest’ultimo mese appena concluso perché identifica, a mo’ di promemoria, il cammino tecnologico di pari passo a quello della comunicazione del nostro Paese (un Aprile apportatore, non solo di primavera, ma come questa anche di novità – senza lasciare al caso la banda larga a sporadici decreti con codici di accesso a ricerca e innovazione!), un percorso all’insegna della cybercultura grazie a natali e avvenimenti preziosi – determinanti e rivoluzionari per il destino dei cyberuomini – legati alle nuove scienze tecnologiche che avanzano e alla neo teoria sull’informazione a cavallo di XX e XXI secolo. Che cos’è la Bitgeneration? Il termine, tradotto letteralmente diventa la Generazione del bit, che vede in quest’ultimo lemma, grossolanamente, l’unità di misura di compattazione dell’informazione (tecnicamente, i Precursori e i Propulsori di quel brodo primordiale, composto dal sistema binario di 0 e di 1 e dalle stringhe Vero e Falso, all’origine del modello matematico dell’informazione); se invece lo traduciamo con un po’ più di enfasi romanzata, allora, diventa quel drappello di uomini eroici pronti – nonostante errori e difficoltà – a concretizzare i loro sogni in idee e poi in fatti, di cui spesso e volentieri non sono a conoscenza della portata né in fase di realizzazione né in fase di attuazione. Ma chi sono gli Eroi e quali le loro fatiche? Menti eccezionali e scaltre nell’osare ed opere senza tempo ancora in auge e alle base del login di questa nostra moderna e globalizzata società di cui userid/username è Era Digitale e password riconosciuta da tutti è Comunicazione. Tra storia e anamnesi, in ordine cronologico e di importanza, ecco i protagonisti e gli eventi. Si celebra in un doodle su Google l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Claude Elwood Shannon (1916-2016), ingegnere e matematico statunitense, definito senza ombra di dubbio alcuno padre della Teoria dell’informazione o TMC. Conferenze ed incontri concorrono a festeggiare l’Italian Internet Day (1986-2016): 30 anni dal primo ping italiano dell’ingegnere Stefano Trumpy, del fisico Luciano Lenzini e dell’informatore Antonio Blasco Bonito sulla rete Arpanet fra Pisa e USA (all’epoca il nostro Paese fu il quarto in Europa a essere collegato!), col leggero battito del Butterflay (un router grande come un frigo, come dirà in seguito Marco Sommani, un tecnico del Cnuce il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico creato dal Cnr nel 1965). E per ultimo, c’è il conseguimento dell’uso di pubblico dominio dell’applicazione di internet, il World Wide Web o W(3) annunciato e reso pubblico dal CERN il 30 aprile 1993: per la prima volta la condizione di individuo non è privilegio di pochi ma è accessibile a chiunque (si stabilisce l’universalità di accesso all’informazione on line), e il link al risultato raggiunto ad oggi, con ben 23 anni di connessioni, è quello del cambiamento sociale e psicologico nelle abitudini e nei processi comportamentali dei cybernauti, attuali fruitori di materiali, prodotti e servizi avanzati on line.
E adesso facciamo pure il logout.
Maria Anna Chimenti