Congestione del traffico, inquinamento atmosferico ed acustico, danni alla salute: la mobilità urbana affidata prevalentemente all’ automobile è sempre più in crisi e nelle città si sta facendo strada la bicicletta che vede i ciclisti aumentare anche del 2% l’anno. Per stimolare l’ utilizzo della bici e sostenere la mobilità sostenibile, la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, da anni impegnata nello sviluppo della green economy e anche nella ricerca e nella diffusione delle forme di mobilità che rendano vivibili i centri urbani e riducano l’impatto dei trasporti su clima e salute, ha aderito all’ Appia day, l’ evento che domenica prossima vedrà l’ apertura della prima tranche del GRAB, il Grande Raccordo Anulare della Bici che promette di diventare la greenway della capitale. Si tratta di una giornata di visite, archeotour, giochi per bambini, street food e musica per celebrare l’innovativa idea dell’ecologista Antonio Cederna, scomparso 20 anni: costruire una grande spina verde nell’area archeologica della capitale, il più grande archeopark del mondo.
Protagonista di un diverso modo di muoversi, la bicicletta, ricorda la Fondazione, “è competitiva nelle distanze entro i 5 km e mentre il tempo medio per raggiungere la destinazione con il trasporto pubblico è attorno ai 22-23 minuti, con la bici se ne impiegano circa 10, lo stesso quantità tempo di una moto”.
La diffusione delle due ruote cresce, seppure lentamente, anche in Italia. Secondo l’indagine Audimob, riportata nel ‘Rapporto congiunturale sulla mobilità in Italia’ dell’ISFORT, nel 2014 il 15,2% dei cittadini interpellati ha utilizzato la bici almeno 3 o 4 giorni alla settimana nei 3 mesi precedenti l’intervista. L’anno prima, la percentuale di ciclisti abituali era ferma al 13,6%, inferiore di quasi 2 punti. “Certo – commenta il Direttore della Fondazione, Raimondo Orsini– la mancanza di infrastrutture ciclabili non facilita la scelta dei cittadini. Nell’ultima classifica di Euromobility, Roma è al trentaseiesimo posto su 48 città italiane per piste riservate alla bici. E’ ora di fare strada ai ciclisti”.
di Martina Mugnaini