Oggi, 23 maggio 2016, Giornata della Legalità, si commemora il XXIV Anniversario della strage di Capaci (23 maggio 1992) in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i loro agenti di scorta. Il Coordinamento Nazionale dei docenti della Disciplina dei diritti umani in occasione di tale giornata intende ricordare tutte le vittime di mafia che hanno dato con sacrificio la propria vita per costruire una società migliore, con giustizia e legalità.
La scuola ha un compito centrale nel contrasto della criminalità e delle mafie, combattendo la paura e lavorando in funzione di una concreta educazione al rispetto delle regole sociali e delle leggi. A tal proposito si invitano le scuole di ogni ordine e grado a sensibilizzare gli studenti affinché non ci sia solo il ricordo, la commemorazione fine a se stessa, ma che sia stimolo alla riflessione su quanto accaduto e sulle ragioni che ne hanno determinato la tragedia. Ogni comunità educativa scolastica diventi una sentinella di legalità: le periferie attraverso le istituzioni scolastiche possano diventare baluardo della cittadinanza responsabile.
È importante che il ricordo sia seguito da incontri, seminari e interventi formativi che possano aiutare le nuove generazioni a maturare una consapevolezza critica nel leggere la realtà e guidarle nelle scelte, a partire dai semplici contesti di vita quotidiana, verso la legalità, perché “ognuno può fare la sua parte, per grande o piccola che sia.” (Giovanni Falcone).
Siamo convinti, che, ancora di più oggi, solo attraverso l’educazione alla legalità e ai diritti umani si possano diffondere i valori dell’etica morale, della giustizia, del rispetto della persona umana, della libertà, della democrazia nelle future generazioni.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone hanno bandito un concorso per gli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado dal titolo “Diamo forza al nostro impegno. Partecipazione attiva per lottare contro le mafie”, per far riflettere i giovani studenti sulla rilevanza dei fatti accaduti “affinché non venga reso vano il lascito di quei cittadini che hanno profuso il loro impegno nella lotta contro le organizzazioni criminali”.
Un prezioso stimolo agli studenti viene fornito dal giudice Antonino Caponnetto durante un convegno “Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre!”.( Antonino Caponnetto, Firenze, 8 novembre 2010. Auditorium S. Apollonia, convegno “I giovani sentinelle della legalità”)
di Alberto Fuschi