Stanno arrivando da tutto il Lazio gli abiti da sposa che, insieme al servizio di sartoria solidale, fanno parte del progetto “I vestiti di Marianne”: progetto in corso d’attuazione da parte del Centro antiviolenza “Marie Anne Erize” di Tor Bellamonaca, e che , già ad aprile scorso, è stato premiato all’ Ambasciata di Francia. “Tutto è iniziato – spiega Stefania Catallo, presidente del Centro – con una telefonata dell’ ex consigliera agli Affari Sociali dell’ Ambasciata, madame Valerie Gervais, che ha sempre creduto nella realtà del nostro Centro. La Fondazione “UP”, realtà francese che si occupa di economia solidale, era disposta a finanziare un progetto che avesse come caratteristica l’impegno per l’ inclusione sociale”.
Iniziò allora il lavoro per la realizzazione d’ un’ idea che unisse la moda, il campo in cui aveva lavorato con successo Marie Anne Erize, la modella argentina, “desparecida” nel terribile golpe dei generali del ’76, alla quale è intitolato il Centro di Tor Bellamonaca, al reinserimento socio-lavorativo delle donne vittime di abusi e violenze. Quest’ impegno ha portato appunto alla creazione della sartoria solidale: dove operano ex- detenute, donne in difficoltà e immigrate, che, grazie ai contributi per i lavori di sartoria, potranno iniziare un primo percorso di autonomia economica.
Gli abiti da sposa, opere dell’artigianato italiano dagli anni ’70 sino ad oggi, vestiranno le donne che non han la possibilità d’ acquistare gli splendidi modelli che sono stati donati, e che saranno concessi in prestito solidale. Una sorta di viaggio nella moda, reso possibile dalla tenacia delle socie: che hanno inaugurato la sartoria in via Amico Aspertini, già sede appunto del Centro antiviolenza e della Biblioteca “Marie Anne Erize” (che fa parte, ora, del circuito delle Biblioteche pubbliche romane). A tagliare il nastro è stata Diana Caggiano, portavoce del “Grupo de Argentinos en Italia por la Memoria, Verdad y Justicia”: con la partecipazione, tra gli altri, della Lega SPI del Municipio VI di Roma e dell’associazione “Il Viandante”, che si occupa del reinserimento di ex- detenuti.
di Fabrizio Federici