L’incendio è divampato nel pomeriggio della Vigilia di Natale nella struttura di trattamento dei rifiuti. La colonna di fumo si è sollevata nel primo pomeriggio. I vigili del fuoco sono arrivati subito dopo, alle tre e mezza del pomeriggio, e subito è apparsa chiara la gravità della situazione in cui versava l’impianto. Quattro squadre di pompieri con due autobotti, una avente l’autoscala e poi il carro schiuma, il carro con gli auto-protettori impegnati nel domare le fiamme.
Ad essere andati a fuoco sono i rifiuti Tmb1. L’incendio nell’impianto di Malagrotta distrugge proprio l’impianto uscito illeso dall’incendio del giugno del 2022. Probabilmente il rogo è partito da un silo e potrebbe essere anche dolosa la causa anche se una ricostruzione definitiva e credibile non è stata ancora fatta.
Il governo della città di Roma non riesce a dire nulla in più delle raccomandazioni date dall’assessora Sabina Alfonsi che ha raccomandato di tenere chiuse le finestre. Ma ha anche ammesso che con questo disastro sono a rischio la gestione dei rifiuti nella città metropolitana.
Non ci sono motivi di allarme per le condizioni di salute della cittadinanza. Né feriti né intossicati. Perimetrata e messa in sicurezza l’area dell’impianto di gestione dei rifiuti. Ma è anche vero che sono arrivate a livelli molto alti le temperature interne alla struttura. I pompieri hanno infatti potuto operare solo al di fuori della struttura andata a fuoco.
La Cgil l’unica associazione che riesce a parlare nel clima di vacanze generale indotto dalla Vigilia. “A diciotto mesi di distanza – hanno detto – si sta alzando nuovamente un’imponente colonna di fumo dall’impianto che accoglie quasi un quarto dei rifiuti romani”.
Sempre il sindacato è l’unica formazione a parlare di politica in termini concreti: “se l’impianto non potrà essere utilizzato rischiamo un impatto devastante sulla raccolta e gestione dei rifiuti”. Conferma le preoccupazioni l’assessora Alfonsi: “sembra certo che l’impianto non potrà essere operativo per un tempo non breve da stabilire. Si tratta del secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa seicentocinquanta tonnellate di rifiuti, per un totale di duecentomila tonnellate l”anno. Certamente si tratta di un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta”.