Un emblematico oliveto – Nel “Circolo degli Artisti dell’Elba” all’interno della Porta a Mare di Portoferraio questa settimana la mostra delle opere realizzate è dedicata personalmente al pittore Congedo. Il quadro più emblematico della produzione di questo artista è quello di cui qui si parla tra vari dipinti. Molti sono i visitatori in particolare stranieri che si soffermano ad osservarlo più a lungo degli altri. Questo atteggiamento fa ritenere che un’ opera così ideata non sia di immediata rivelazione se non approfondendo l’osservazione per un tempo più dedicato. Il dipinto nel suo insieme rappresenta una sorta di oliveto delimitato da un muro di pietra. In primo piano, gli alberi sono rappresentati con dettagli realistici: le fronde sono ben delineate e i contorni degli alberi sono definiti. Man mano che ci si allontana, le forme si stilizzano, riducendosi a macchie e perdendo la loro definizione realistica. Un muro costeggia l’appezzamento di terra su cui gli alberi si erigono in primo piano e si allunga in un sentiero ricavato nel muro stesso, proseguendo nel campo adiacente fino all’orizzonte, dove si intravedono ulteriori alberi contenuti da un spesso muro a secco di pietre. Sembra che vi sia una separazione sostanziale tra l’appezzamento di terra, che appare sopraelevato rispetto alla strada. Questo appezzamento è delimitato dal muro e ospita ulivi in spazi abbastanza larghi, contornati da una terra rossastra. La strada adiacente al muro ha una tonalità simile a quella del cielo, creando un accostamento cromatico significativo. Il colore rosso della terra potrebbe avere un valore simbolico, rappresentando una contrapposizione tra la pace simboleggiata dall’oliveto e il dinamismo della terra rossa, che mescola il rosso con il marrone in una combinazione particolare del trascorso violento. Tra gli ulivi, l’alta cultura arborea si dispiega verso un cielo giallognolo, come se fosse intriso di finissima sabbia.
La strada e il muro: metafore di continuità e cambiamento – In primo piano, la fila delle pietre si allarga sulla destra del quadro, quasi a circoscrivere la scena: da una parte, la terra, gli ulivi e il cielo, dall’altra, la strada che sembra provenire da una curva, lasciando intendere un cambiamento di direzione. La massicciata che definisce e limita la strada e il campo coltivato ha uno spessore massiccio, realizzato attraverso il posizionamento di numerose pietre, che evidenziano la solidità del muro e la sua resistenza a eventuali demolizioni. Definire i particolari pittorici che compongono il quadro è essenziale per comprendere il significato complessivo dell’opera dal punto di vista semantico, ovvero dell’interpretazione che il pittore ha voluto dare al proprio lavoro. La progressiva stilizzazione degli alberi, da forme realistiche a macchie indefinite, può essere interpretata come un passaggio dal realismo all’astrazione. Questo passaggio potrebbe simboleggiare un allontanamento dalla concretezza del presente per abbracciare una dimensione più universale e simbolica.
Il sentiero e il futuro: simboli di tradizione e progresso – Il sentiero, che prende una svolta decisa e si estende per un lungo tragitto fino a disperdersi all’orizzonte, simboleggia la volontà di mantenere la tradizione del passato, pur dirigendosi verso un progresso futuro indefinito. Questo elemento rappresenta una scelta ponderata, una decisione di avanzare lungo un percorso tracciato con cura e deliberazione. La strada è metafora di un cammino che abbraccia la continuità e il cambiamento, riconoscendo il valore del passato mentre si spinge verso un futuro incerto ma promettente. Il pittore, attraverso il tracciato simbolico del dipinto, intende evidenziare agli spettatori il significato del simbolismo attribuibile ai tempi presenti, proiettati in una prospettiva futura senza tempo e senza deviazioni. La simbologia è profonda e complessa, ma accessibile a chi osserva con attenzione. Non si tratta solo di una ricca esposizione di figure ben delineate e strutturate, piacevoli alla vista, ma anche di un messaggio più profondo che invita a riflettere sulla direzione del nostro cammino. La “diritta via” verso l’incognito, prendendo in prestito un termine della fisica, simboleggia l’avvicinamento all’ “orizzonte degli eventi”, un punto emblematico che segna il confine tra ciò che è conosciuto e ciò che rimane misterioso e inesplorato.
Un messaggio universale: tra realtà e simbolismo – In sintesi, il quadro non solo raffigura un paesaggio rurale, ma trasmette un messaggio universale. La contrapposizione tra elementi realistici e stilizzati, insieme all’uso simbolico dei colori, invita lo spettatore a riflettere sul rapporto tra uomo e natura, tra passato e futuro, tra realtà e simbolismo. L’opera è un viaggio metaforico attraverso il tempo e lo spazio, un percorso che sollecita una profonda introspezione e una contemplazione del nostro posto nel mondo e del cammino che abbiamo davanti.