Il bando sui “relitti urbani” dà la possibilità ai cittadini romani di costruire case a partire da edifici distrutti e terreni abbandonati.
Fabrizio Ghera, assessore ai Lavori Pubblici e alle Periferie, ha presentato il bando alla Casa dell’Architettura, che sarà valido sino al 3 febbraio 2011.
Il contenuto potrebbe far gola. Dice infatti: “I proprietari di edifici fatiscenti o di terreni abbandonati (ma anche di ex manufatti industriali e capannoni in stato di degrado) possono presentare proposte di recupero per realizzare servizi di interesse urbano e metropolitano, infrastrutture e case, avendo in cambio la possibilità di ricostruire a condizioni vantaggiose”.
Per partecipare al bando, è necessario che gli edifici non siano abusivi e che il loro volume non sia inferiore a 10 mila metri cubi. Per quanto riguarda i terreni non edificati, non devono avere una superficie inferiore a due ettari. Inoltre, chi intende costruire delle abitazioni, deve destinare il 20% ad “housing sociale” e a servizi.
Quali sono le zone che richiedono una maggior manutenzione? Le consolari est come Casilina, Prenestina, Tiburtina e la direttrice Ostiense-Colombo. L’interesse di Ghera è quello del “recupero di alcuni pezzi di città, senza interventi invasivi”. La volontà del Campidoglio consiste nel migliorare i quartieri periferici e nell’incentivare le attività edilizie.
Sono previsti anche dei “premi di cubatura”: 35% di volume in più per gli edifici demoliti e ricostruiti, per le aree edificate è possibile incrementare il volume del 40%, mentre per quelle non edificate fino al 50%. Viviana Lucca