Il MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, ospita la una grande mostra su “Modigliani scultore”,che eì stata inaugurata lo scorso 18 dicembre 2010 e rimarra’ aperta al pubblico sino al 27 marzo 2011. La mostra e’ stata curata da Gabriella Belli che e’ oltre a dirigere il Mart e’ anche Presidente dell’Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani ,con il supporto di un comitato scientifico coordinato da Flavio Fergonzi e Alessandro Del Puppo, di cui fanno parte anche Anna Ceroni, Eike Schmidt e Kenneth Wayne.
Il minuzioso lavoro di preparazione e di ricerca scientifica che e’ durato ben sei anni offre – al pubblico nazionale ed internazionale del Mart, la possibilita’ di ammirare per la prima volta tutte assieme, un numero considerevole di sculture del grande artista livornese.
La Mostra si articola in tre Sale Espositive:
nella prima – La scultura a Parigi dopo Rodin ; nella seconda – La pietra a taglio diretto; e nella terza – In preparazione del Salon d’Automne, 1912.
Il lavoro di ricostruzione è stato piuttosto articolato, in quanto le opere dell’artista sono sparse in musei e collezioni private di tutto il mondo. Modigliani stesso presentò in vita le sue sculture una volta soltanto, andando a selezionare un insieme di sette teste per il Salon d’Automne del 1912. Dopo la sua morte avvenuta nel 1920, e per numerosi decenni, le sue sculture furono considerate un aspetto marginale dell’artista rispetto al Modigliani pittore.
La mostra si pone come obiettivo la ricostruzione piu’ fedele possibile dell’intero percorso di Modigliani scultore, nel tentativo di trovare i collegamenti che ebbe con gli artisti del suo tempo ( da Picasso a Brancusi) e con le mode culturali della sua epoca ( recupero della classicita’ ed il fascino suggestivo per l’arte africana ed orientale).
Nella prima sezione della mostra, le opere del tedesco Wilhelm Lehmbruck e del francese Joseph Antoine Bernard, documentano una nuova ricerca scultorea, orientata ad oltrepassare la lezione Rodin. I volumi simmetrici e pieni , le superfici lisce di queste teste scultoree paiono essere precursori del lavoro di Modigliani.
Le prime sculture di Modigliani ad intaglio diretto della pietra come “la Testa in pietra proveniente dal Centre Pompidou”, sono fortemente influenzate dall’opera di Costantin Brancusi , presente al Mart con una delle prime versioni de Il Bacio che fu un sicuro punto di riferimento, che si prolungò fin negli anni venti, nelle opere di autori vicini al linguaggio cubista come Henri Laurens e Ossip Zdkine.
Un dato importante per la comprensione delle sculture dell’artista livornese, e nello specifico per le sette teste presentate da lui stesso nel 1912 al Salon d’Automne, e’ il confronto con i disegni ai quali e’ dedicata una sezione intera della mostra. Si tratta di disegni dal segno netto e deciso con suggestioni formali come l’allungamento del volto, la bocca cilindrica e gli occhi a mandorla, quale riferimento da parte dell’artista all’arte tribale ed orientale.
Al centro del percorso espositivo vi è una sala dove vengono messi a confronto due capolavori di Modigliani, come le teste di Minneapolis e di Washington (esposte per la prima volta assieme in Italia) con uno dei busti di marmo più celebri del Rinascimento italiano , il : “Battista Sforza “di Francesco Laurana.
Al loro fianco, il Busto di donna 1907 di Pablo Picasso, dove ritroviamo alcune caratteristiche presenti nelle sculture di Modigliani, come la plasticità’ dell’ovale del volto e la sua inespressiva stereometria; i tratti con spessi e rigidi profili; gli occhi vuoti, senza palpebre o pupille. Le ultime due sezioni della mostra raccolgono una ricca sequenza di disegni dedicati al tema della figura femminile stante e a quello della cariatide a dimostrazione di come il lavoro di “Modigliani scultore” non fu episodico o casuale, ma uno studio mirato alla risoluzione di problemi formali e di stile che troveranno compimento con il ritorno alla pittura a partire dal 1915. Non a caso , nella parte finale della mostra, sono esposte numerose teste ritratto dipinte.Delle 25 sculture identificate da Ceroni, solo 16 appartengono a collezioni pubbliche, mentre le restanti sono conservate presso collezioni private spesso inaccessibili.
Modigliani scultore 18.12.2010 – 27.03.2011
Biglietti: intero: euro 10
ridotto: euro 7
gratuito fino a 18 anni e sopra i 65
scolaresche: euro 1 per studente
biglietto famiglia (valido per tutti i componenti di un nucleo famigliare): euro 20
gratuito per gli Amici del Museo
Per info: www.mart.tn.it/modiglianiscultore
Daniela Paties Montagner