Martedì 1 marzo, per l’intera mattinata, sotto una pioggia battente e un vento sferzante, nel piazzale antistante l’Istituto per Ispettori di Nettuno i rappresentanti del COISP (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia), dimostrando il proprio totale dissenso, hanno manifestato contro la volontà del Dipartimento della Pubblica Sicurezza di chiudere il Centro Cinofili della Polizia di Stato di Nettuno.
L’ intenzione del Dipartimento è quella di chiudere il centro cinofili che da cinquanta anni è il fiore all’occhiello della Polizia di Stato e che rappresenta il simbolo a cui i cittadini, ma anche tanti bambini e giovani guardano con ammirazione. In questi anni infatti, oltre all’intenso lavoro di sorveglianza, repressione del crimine e prevenzione, il centro cinofili ha donato a tutta la cittadinanza la possibilità di entrare in rapporto con la Polizia, educare alla legalità, instaurare con i più piccoli un rapporto diretto.
Le scolaresche hanno sempre partecipato a tutte le manifestazioni del centro cinofili osservando, con occhi rallegrati, meravigliati ed incantati, gli esercizi che i cani abilmente addestrati effettuavano. Spesso, la popolazione ha incontrato addestratori e amici a quattro zampe nei centri commerciali o in strada, magari durante le esercitazioni.
“ Una decisione che tenta di azzerare la professionalità e l’esperienza dei cinofili della Polizia di Stato- dichiara il COISP- una dissennata idea, che incrinerà gravemente la funzionalità presente e futura di una specialità tanto amata quanto funzionale alle esigenze di prevenzione e repressione dei reati su tutto il territorio nazionale. Naturalmente ciò inciderà significativamente sulla sicurezza e sul contesto sociale ed economico delle città di Anzio e Nettuno”. Infatti, dichiara il COISP “con la manifestazione del 1° marzo inizierà una serrata campagna di denuncia degli sprechi che si realizzeranno a seguito della chiusura del Centro, denunciando come nel contempo siano state sottratte alle città di Nettuno ed Anzio sia un importante presidio territoriale che anche indirettamente incrementava il sistema sicurezza predisposto a favore dei cittadini, sia importanti risorse economiche di alcuni milioni di euro che dovevano essere spesi nel compendio di Nettuno e che saranno destinati altrove. Una scelta quindi, che danneggia oltremodo le città di Nettuno ed Anzio che si vedranno sottratte decine di posti di lavoro. I posti di lavoro e le somme destinate a Nettuno, verranno scippati da questo territorio. Per perseguire questa “oculata” missione, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza decide infatti di spendere 12,5 milioni di euro. Il danno alla spesa pubblica, nella gestione della chiusura del Centro è assolutamente evidente ed inaccettabile. Non è comprensibile quale logica di razionalizzazione delle risorse economiche e della funzionalità amministrativa possa giustificare la chiusura di un Centro Cinofili già esistente e funzionale, in grado di accogliere cento unità cinofile, per edificarne uno nuovo a 120 chilometri da Nettuno e che al massimo potrà ospitare circa 40 unità cinofile. L’eventuale nuovo Centro, inoltre, non potrà mai disporre della professionalità degli Istruttori qualificati che da Nettuno non hanno alcuna intenzione di trasferirsi e ciò produrrà un abbattimento delle capacità formative dei cinofili della Polizia di Stato del 64%. ”
Il Segretario Generale Regionale Lazio del COISP, Mario VATTONE: “E’irragionevole che l’Amministrazione della P.S. decida di “staccare la spina” ad un rinomato Centro della Polizia di Stato che fin dal 1947 fa parte della storia della città di Nettuno e che nel corso degli anni ha costruito un rapporto forte e inscindibile sia con la cittadinanza che con le Amministrazioni Locali. Non è ammissibile disperdere le professionalità maturate dal personale in servizio presso il predetto Centro solo per una apparente e pretestuosa razionalizzazione ed economicità nella gestione delle risorse, invocata dai vertici del Dipartimento della P.S.”
Fulvio DE ANGELIS, Segretario Generale Provinciale COISP di Roma: “La previsione di un eventuale trasferimento del Centro presso la sede di Ladispoli, oltre a creare notevoli disagi al personale e alle rispettive famiglie, avrà ripercussioni negative sulla futura formazione degli istruttori e conduttori cinofili della Polizia di Stato. Estirpare il Centro Cinofili da Nettuno significa azzerare 50 anni di storia della Polizia di Stato”.
Silvia Buffo