Roma – Si è aperta ieri all’Istituto Nazionale per la Grafica a Roma, dove resterà fino al 24 giugno, la mostra fotografica “Fuori centro”: ottanta foto scattate tutte lo stesso giorno da undici fotografi alle periferie di tutto il mondo.
Arianna Arcara, Jessica Dimmock, Alejandro Cartagena, Marina Cavazza, Simona Ghizzoni, Alexander Gronsky, Alessandro Imbriaco, Pietro Masturzo, George Osodi, Valerio Spada, Munem Wasif, sono i giovani che attraverso l’obiettivo raccontano le realtà del fuori-centro e restituiscono a quegli agglomerati poco “urbani” identità e dignità sociale mostrandone diversità e sfaccettature. Dalle periferie di Dakar, Milano, New York, Catania, Gaza City, Roma, Dacca, e poi Ginevra, Mosca, Napoli e Monterrey in Messico, con “l’obiettivo di sensibilizzare sulla interdipendenza planetaria e sulla povertà nei Pesi del Sud del mondo e nelle periferie delle grandi metropoli”. Sono le parole di Sergio Marelli segretario generale della FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario), da sempre solidale con i paesi in via di sviluppo e che ha realizzato la mostra all’interno del progetto “Micro Macro. Spazi e forme di identità sociale e solidale dei giovani” con i finanziamenti del Dipartimento della Gioventù. Il progetto e la mostra sono coordinati da Renata Ferri, che commenta: “E epico è lo sforzo di dare dignità ad ogni condizione umana, disagiata e fiera, in miseria o nell’emarginazione. Dignità negli sguardi ritratti e nei paesaggi violati, dignità che la fotografia sa esaltare e mostrare quando è d’autore ed entra in contatto con ciò che ha di fronte”. Alessia Forgione