Energia Eolica in Germania: il caso PROKON
di Lorenzo Annoni – In Germania già da tempo sono state sviluppate tecnologie più efficienti per la produzione di energia elettrica sfruttando la forza del vento (energia eolica) sia sul territorio (onshore) sia al largo delle coste del Mare del Nord (offshore).
Già a fine 2009 la potenza eolica tedesca installata era di 25.777 MW, la più alta nell’Unione Europea (vedi tabella sottostante).
Secondo progetti resi noti già da tempo, nei prossimi due/tre anni ci sarà un notevole sviluppo della potenza eolica installata sia a largo delle coste del Mare del Nord sia sulla terraferma.
Subito dopo alla tragedia accaduta alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, il governo tedesco della Cancelliera Angela Merkel si è reso conto della necessità di uscire dal nucleare sfruttando l’opportunità data dalle nuove tecnologie sulle energie rinnovabili, tecnologie sviluppate proprio in Germania, perciò di staccare da subito la spina alle otto centrali nucleari più vecchie e meno sicure e di chiudere progressivamente le altre entro il 2022, termine che dovrebbe essere anticipato al 2017 secondo i Verdi tedeschi, partito in costante aumento elettorale e probabile partner del prossimo governo tedesco di qualunque colore politico esso sarà.
Questa decisione produrrà effetti anche nel campo dell’energia eolica con un’accelerazione dei tempi di realizzazione degli impianti eolici (Windparkanlage) e un aumento degli investimenti finanziari, tecnologici e in risorse umane nel settore.
L’aspetto finanziario è ben disciplinato dalla legge tedesca, che prevede incentivi certi, validi e aventi una durata ventennale. Dall’inizio del 2009 viene garantito un prezzo minimo di vendita dell’energia eolica pari a 9,2 centesimi per kWh per gli impianti entrati in funzione fino al 2009, a 9,1 centesimi per kWh per gli impianti entrati in funzione dal 2010 in poi. Inoltre è probabile un ulteriore generalizzato aumento di tale prezzo minimo a seguito della decisione governativa di uscire dal nucleare.
All’interno di questo scenario si segnala l’interessante caso della PROKON, un’azienda di medie dimensioni fondata nel 1995, avente la sede principale a Itzehoe, una cittadina del Land Schleswig Holstein quasi al confine con la Danimarca, ed attiva nel campo delle energie rinnovabili, ossia energia eolica, biodiesel e biomassa. A fine luglio 2011 la PROKOM ha già in funzione 37 impianti eolici per un totale di 267 pale eoliche ed ha già in programma la costruzione di altri 11 impianti eolici per complessive 140 pale eoliche, situati principalmente nel Centro-Nord della Germania e in Polonia (vedi cartina sottostante).
Il finanziamento di tutti questi impianti, aventi un costo iniziale sì elevato, ma ammortizzabile poi nei venti anni successivi, avviene in misura ridotta e decrescente ricorrendo a prestiti delle banche e in misura principale e crescente con i cosiddetti “diritti di godimento” (Genussrechte), che sono una forma ibrida di partecipazione al capitale di una società con caratteristiche miste di azioni ed obbligazioni. In primis viene garantito un interesse certo, che nel caso in esame è del 6%, e poi un ulteriore probabile interesse come partecipazione agli utili aziendali, fino ad un ulteriore massimo 4% per un interesse complessivo che può arrivare fino al 10%, anche se negli ultimi anni si è attestato all’8%.
I soldi così raccolti vengono investiti nelle varie attività aziendali e agli investitori è presentato un report sulla ripartizione percentuale tra le varie attività dei soldi raccolti e l’indicazione delle fonti di finanziamento dei singoli impianti eolici. Tale forma di investimento ha una durata iniziale di 5 anni, dopo i quali potrà essere prorogata con varie durate possibili.
I fondi per il pagamento semestrale degli interessi maturati e il rimborso della quota capitale derivano dalla cospicua liquidità aziendale ottenuta vendendo l’energia elettrica prodotta. Per maggiori dettagli si veda la tabella sottostante.
L’aspetto interessante è che viene data alla massa di investitori la possibilità di partecipare a questo progetto di sviluppo dell’energia eolica riuscendo allo stesso tempo a fornire una più che adeguata remunerazione del capitale e un appagamento al dai tedeschi molto sentito ideale di sviluppo ecologico e ambientale dell’economia.
Per maggiori informazioni sull’azienda PROKON si può consultare il sito www.prokon.net
Lorenzo Annoni