Roma – Crisi economica, tagli da capogiro e un debito pubblico di più di 1.900 miliardi. Non c’è scampo per gli evasori. Lo Stato ha bisogno di soldi e un blitz da parte dell’Agenzia delle Entrate sembra quasi d’obbligo in alta stagione estiva.
È successo a Roma, sui litorali di Ostia, Fiumicino, Anzio, Fregene e Nettuno dove in seguito a verifiche già concluse è stato rilevato un occultamento di maggiori ricavi pari a ben il 45%, 1 milione di euro, e diversi casi di manodopera non dichiarata. 10 gli stabilimenti colti in flagrante delicto e 44 le verifiche ancora in programma. Il Sib (Sindacato italiano balneari) di Anzio e Nettuno rifiuta scandalizzato il termine “evasione” facendo premurosamente notare che fino ad ora sono stati fatti solo dei semplici accertamenti e che Agenzia delle Entrate e Ispettorato del lavoro non dispongono ancora di dati e prove certe per “gridare agli untori”. Inoltre bisogna tenere presente che qualche piccola svista o distrazione sarebbe da considerarsi del tutto normale in un periodo affollato e caotico come quello estivo, soprattutto la settimana di Ferragosto.
Giusto, forse non è necessario essere così “fiscali” ma questo (sarà utile tenerlo ben a mente) è un momento particolarmente delicato per cui si crede, e si spera, che d’ora in poi verrà usata meno indulgenza verso chi appare sensibile a questo genere di “sviste”. E i gestori faranno meglio a diventare un po’ più scrupolosi nel battere gli scontrini. Alessia Forgione