(Così tra questa immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare – Giacomo Leopardi)
Torno a occuparmi liberalmente di ciò che un tempo maggiormente preferivo: parlare di arte, di anime sensibili.
Stavolta lancio il sassolino nel profondo blu di Renata Kevi, lascio che sia il mare a parlare, che i suoi suoni apparentemente muti e ottusi dalla pienezza del volume vi incantino come richiami di sirene, che il sipario del mondo sommerso si apra come veli di un sogno che vi attende.
Un viaggio dentro l’artista e la donna.
Nella vita e nella vitalità dell’acqua, che possiede vita in sé e la dona come madre.
Come donna.
Lasciatevi dondolare dalle correnti marine, fatevi spettatori di danze lontane, simbiosi e assonanze, equilibri e armonie.
Lasciatevi conquistare dalla grazia e dalla dolcezza di chi viene da lontano, ma non per questo porta detrimento alla nostra cultura.
Anzi, la arricchisce.
Lasciate che l’universo acquatico si mescoli con quello spirituale.
Lasciate da parte per un momento le corse, i rumori stridenti della metropoli e incontrate Renata, i suoi grandi occhi blu, la sua delicatezza nel venire a voi, la sua gioia di avervi accanto.
Lei, lontana dalla sua terra, vicina a voi con la sua acqua, che non ha pesi, attriti, stridori, ma solo pace e levità.
Vi invito alla mostra permanente di questa giovane ragazza lituana, patrocinata da Roma Capitale che sarà inaugurata venerdì 14 ottobre 2011 in Roma, Via Re Enzo ,18 B, zona Casal Monastero, alla presenza dell’Assessore alla Mobilità On.le Antonello Aurigemma.
Daniela Paties Montagner