Roma – Una mostra fotografica insolita, quella di Maurizio Agostinetto, presso la Casa della Memoria e della Storia. Un insieme di posti e di paesaggi che i deportati ad Auschwitz non hanno visto, quando hanno compiuto il loro viaggio in treni tenuti al buio verso il campo di concentramento.
Agostinetto afferma: “Per questo catalogo non ho voluto fotografare i campi di Auschwitz, ma ho inteso in qualche modo restituire e rendere ‘visibili’ le cose che i deportati nel buio dei vagoni non hanno visto di quel pezzo di Europa che hanno attraversato come in un tunnel sotterraneo, che è sbucato direttamente nel buio di Auschwitz”.
L’autore delle foto che, oltre ad essere fotografo, è anche scenografo e direttore di festival, espone le sue opere fino al 10 novembre 2011.
Agostinetto ha raccolto 300 immagini, scattate durante il viaggio che ha fatto in bicicletta dal Brennero ad Auschwitz, seguendo il percorso dei treni della morte nel 1944.
Un viaggio di 960 chilometri di cose che sono state “illuminate”.
Un’ottica inusuale. Il tentativo, forse, di dare dignità alle persone alle quali è stata tolta.
Viviana Lucca