A Raimondo Ferraro, per non dimenticare |
Daniela Paties Montagner |
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno Della morte men duro? Ugo Foscolo, Dei Sepolcri Sono già passati quasi quattro mesi dalla tua improvvisa e inattesa scomparsa e tutt’oggi, quando varco le porte di Palazzo Grassi, mi pare di sentire ancora la tua voce e mi aspetto che tu all’improvviso appaia davanti ai miei occhi. La tua morte così assurda, così inaccettabile, cosi repentina ci ha colti tutti impreparati. Come ha ricordato il patron diPunta della Dogana e Palazzo Grassi monsieur Pinault: « […] Prima del professionista, manager, collaboratore, rimpiangiamo l’uomo di grande generosità e apertura mentale e di spirito, la cui inesauribile capacità e forza nel trovare sempre soluzioni e di essere con tutti disponibile e collaborativo abbiamo ampiamente conosciuto e apprezzato in questi anni di intensa attività. Raimondo Ferraro ha svolto un ruolo fondamentale nella storia di Palazzo Grassi negli ultimi 10 anni. In particolare […] la grande parte da lui svolta in favore dell’istituzione dal 2005 e il suo apporto determinante nella realizzazione del Centro d’arte contemporanea di Punta della Dogana François Pinault Foundation» che, come ricorda la moglie Barbara lui considerava « la sua terza figlia ». Raimondo Ferraro dopo gli studi di architettura e il servizio militare nel 1991, inizia la sua esperienza lavorativa in Fiat per la SGR (società per la gestione dei rischi) occupandosi di antincendio, anti-infortunistica, per tutti gli stabilimenti FIAT nel mondo. Questa società faceva anche da intermediaria fra le assicurazioni mondiali e il gruppo Fiat. Nel 2001, l’allora amministratore delegato di Palazzo Grassi, Giuseppe Donegà,lo chiamò a dirigere il Palazzo a Venezia in qualità di direttore operativo e lui vi si trasferì il 1° marzo dell’anno 2001 con la mostra degli Etruschi. A seguire vi sono state molte altre mostre alle quali ha dato il suo prezioso e insostituibile contributo. Per citarne alcune: Gli etruschi,Balthus, Dalì, I faraoni, Da Puvis de Chavanne a Matisse e Picasso e poi tutte le mostre della Fondazione Pinault Sequence 1, where are you going?, Italics, Picasso la joie de vivre, Roma e i barbari, Mapping the studio, l’Elogio del Dubbio e il Mondo vi appartiene. Raimondo Ferraro è stato una grande persona, un lavoratore instancabile che sapeva dirigere e coordinare i suoi “uomini” in modo autorevole senza essere autoritario. Per lui nessun problema era irrisolvibile in quanto sapeva trovare sempre una soluzione a tutto ed era diventato un importante riferimento per il mondo culturale veneziano e non solo. Se ne è andato quando le “sue “ due ultime grandi mostre erano on air, lasciando un grande punto interrogativo sul significato della vita e della morte e un tacito messaggio di commiato a tutti noi: “Il mondo vi appartiene”. Dr. Daniela Paties Montagner
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