Roma – E’ stato riaperto ieri, in seguito all’inaugurazione di sabato scorso, 18 febbraio, la Casa della Cultura di Torpignattara all’interno del Parco di Villa De Sanctis, che dopo i lavori di restauro realizzati dal Municipio VI di Roma è stata messa a disposizione dei cittadini per accogliere mostre, incontri, spettacoli e concerti. Oltre al locale del piano terra, è stato aperto, grazie ad un accordo tra Officina Archeologica e il Municipio, anche il Centro di Documentazione destinato a studenti e studiosi, o semplicemente agli appassionati, che vogliono consultare il materiale del Centro.
In occasione dell’inaugurazione è stata allestita una mostra fotografica, “I cento scatti”, con le immagini scattate da Roberto Ciavoni che ripercorrono i momenti del passato di uno dei quartieri più multietnici della Capitale, teatro di numerose lotte sociali. Alla stessa inaugurazione hanno partecipato il presidente del Municipio Giammarco Palmieri e gli assessori Antonio Vannisanti e Massimo Piccardi, e Antonino De Cinti, dirigente U.O.S.E.C.S. la giornata è stata arricchita dagli interventi di Giuliana Calcani, docente di Archeologia classica all’Università degli Studi di Roma Tre, sul tema della “Formazione, ricerca, territorio” e gli studiosi che si sono occupati di indagini archeologiche e ricerche sul territorio attiguo alla villa, come le Sovraintendenze ai Beni Culturali di Roma Capitale Maria Gabriella Cimino, che si è occupata dell’area del Parco di Villa De Sanctis, Patrizia Gioia e Rita Volpe, che hanno, invece, condotto le ricerche sul campo e curato la pubblicazione dei volumi su Centocelle e Torrespaccata; è intervenuto anche Paolo Carusi, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre, con un contributo sulla Resistenza a Tor Pignattara; Alessandro Camiz, ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma, che ha illustrato il lavoro sugli Orti Sociali e il progetto “scavalcando Orti dagli orti alessandrini alle rete municipale degli orti sociali” e infine Valeria Garbati dell’Associazione per l’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, che ha esposto i progetti dell’associazione per la creazione di un’ecomuseo nel comprensorio Casilino. Alessia Forgione