Roma – La città regolamenta gli artisti di strada. Sì al controllo degli strumenti usati dagli artisti, sì al registro degli artisti, sì al tetto di due ore per le esibizioni.
L’assessore Dino Gasperini – Politiche culturali e Centro Storico – afferma: “Mi ritengo davvero soddisfatto perché finalmente, dopo 12 anni, abbiamo a disposizione un nuovo provvedimento che valorizza l’arte di strada e al tempo stesso tutela la quiete pubblica e i luoghi storici dove si svolgono le esibizioni”.
Chi sono allora gli “artisti di strada”? Il regolamento include attori, ballerini, burattinai, esoterici, fachiri, giocolieri, madonnari, mimi, poeti, saltimbanchi, suonatori, scultori di palloncini, trovatori.
Sono vietati gli strumenti ‘rumorosi’ quali la tromba, il sassofono e i piatti così come gli strumenti che amplificano il suono, per via dell’occupazione del suolo pubblico. Anche i colori dei madonnari non devono essere tossici né devono rovinare la pavimentazione.
Il regolamento è formato da regole chiare: “Le esibizioni saranno limitate nelle postazioni virtuali indicate nella delibera e per un tempo massimo di due ore in totale, nell’arco della fascia oraria antimeridiana e pomeridiana, anche nel caso ci sia un’alternanza di artisti”.
“Per la turnazione è previsto un sistema informatizzato: una sorta di prenotazione che gli artisti devono comunicare almeno tre giorni prima dell’esibizione alla polizia municipale di riferimento”.
“È stato istituito anche un registro degli artisti di strada. Prima erano consentiti fino a dieci elementi per gruppo artistico, ora sono ridotti ad un massimo di 5 che dovranno esibirsi per un tempo massimo di 45 minuti per gli spettacoli ‘a cerchio’ e di 30 minuti per quelli ‘a passeggio’”.
Per gli artisti che non rispettano i nuovi provvedimenti capitolini sono previsti il sequestro dei materiali e una multa fino a mille euro.
Viviana Lucca