Roma – Parchi e giardini sono sempre stati rappresentativi della bellezza e dell’eleganza di Roma, soprattutto grazie alle caratteristiche palme ornamentali. Ma questo non è un bel periodo per le zone verdi della capitale, e ai cittadini romani sarà sicuramente capitato di notare di recente lo stato di degrado in cui quegli stessi parchi e giardini versano da un po’ di tempo a questa parte.
La causa di ciò è il terribile e temibile “punteruolo rosso”, un coleottero asiatico lungo pochi centimetri, micidiale parassita di molte specie di palme. Questo insetto penetra attraverso il tronco nella polpa delle palme divorandone un po’ alla volta l’intera sostanza vitale e generando, come se non bastasse, centinaia e centinaia di degni eredi che si nutrono del tenero legno per crescere e uscire poi all’esterno.
Ciò che maggiormente colpisce di tutta questa faccenda è la totale noncuranza delle autorità pubbliche preposte, che, non solo avrebbero potuto prevedere e prevenire il fenomeno, ma quantomeno avrebbero dovuto in qualche modo porvi rimedio, e che con la loro inosservanza fanno gioco a chi mira alla speculazione: gruppi privati e organizzazioni ecologiche che propongono la sostituzione delle palme ammalate o seccate con esemplari nuovi da loro stessi prodotti. Trapianti da migliaia di euro che il Comune e i vari Municipi pagherebbero, naturalmente, con i proventi dei contribuenti: soldi che sarebbe meglio salvare da tanta imprudenza e leggerezza, considerate soprattutto le cattive acque in cui si naviga. Piuttosto, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di fare una mappatura delle zone colpite, per meglio comprendere la vastità del fenomeno, individuare tra i possibili rimedi quelli più utili ed efficaci, e sollecitare gli Enti di zona a bloccare finalmente l’epidemia, che invece di estinguersi con il tempo, come in genere avviene, pare si stia diffondendo sempre di più (stranamente). Alessia Forgione