Roma- Due abili malviventi cercano di truffare un’anziana signora a Montesacro. Lei non cade nella trappola.
Adele passeggia tranquillamente per un strada di Talenti (via J. da Todi ), quando un’automobile di piccola cilindrata proveniente dalle spalle di Adele, si accosta e una gentile donna chiede un’informazione.
“Scusi via Ugo Ojetti?”
La malcapitata indica la direzione, ma quando sta per riprendere la sua passeggiata si sente fare una nuova domanda:
“Mi sa indicare l’indirizzo della società farmaceutica…?
Naturalmente la passante non sa rispondere né a questa né alle successive domande su fantomatici medici della zona.
Ma l’insistenza dell’esperta truffatrice induce l’anziana a salire in macchina per aiutarla nelle ricerche dell’indirizzo.
Ed ecco che in aiuto arriva un altro passante (il complice sempre proveniente dalle spalle della vittima), un distinto signore che si dichiara medico e che si offre di accompagnare la “sperduta automobilista” insieme alla sprovveduta anziana signora.
In macchina la signora alla guida racconta di una donazione di 100.000 euro che deve effettuare a scopo di beneficenza. Non trovando il medico (caro amico del nonno della donna), destinatario della donazione, dovrà rivolgersi al notaio.
Di questa somma una parte potrebbe essere “legalmente” donata ai due gentili passanti che stanno aiutando la donna: 15.000 euro a testa!
Il complice si informa addirittura telefonando all’ordine dei medici per chissà quali informazioni (la telefonata viene fatta con il cellulare della anziana signora).
Fortunatamente l’anziana signora si dichiara non interessata alla cosa e viene lasciata andare in una zona appartata di via Ugo Ojetti, che nel frattempo avevano raggiunto in macchina, lasciando i due malviventi a bocca asciutta per questa volta.
Ma quante altre persone sono state (o saranno) raggirate con questo metodo? Come sarebbe andata a finire la storia se fosse giunta al termine desiderato dai due delinquenti?
L’anziana fermata per strada sarebbe stata convinta che avrebbe potuto contribuire alla beneficenza ricavando i 15.000 euro fornendo il denaro per il notaio. Sarebbe stata accompagnata a ritirare una discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) per andare dal notaio. Durante il tragitto i truffatori si sarebbero ricordati che sicuramente sarebbe servita una marca da bollo e, fermi davanti ad un tabaccaio, avrebbero chiesto alla vittima di andare a comprarla.
Appena scesa la truffata…via col malloppo!
Alcuni indizi per riconoscere i due delinquenti, da segnalare alle forze dell’ordine:
Lei: carina e disponibile, con accento francese (si dichiara di Ginevra), sui 35 anni, bruna con i capelli corti o legati.
Guida una utilitaria a 4 porte bianca.
Lui: un distinto signore sui 40 anni ben vestito, circa 170 di altezza, occhiali da vista e capelli castani mossi.
Riccardo Evangelista