PALOMBARA – Si è svolto nei giorni scorsi, a Palombara Sabina (Roma), promosso dall’Amministrazione comunale, un interessante convegno sull’urbanistica e sulle prospettive di sviluppo del territorio. Ne parliamo con il dott. Nelido Vallocchia (nella foto), Segretario amministrativo del Coordinamento Udc della provincia romana. Dott. Vallocchia, quali erano le finalità dell’incontro? “Il convegno è stato promosso dall’Amministrazione comunale per dare uno slancio alla variante al Prg, ferma, ormai, da ben più di cinque anni presso gli uffici regionali. Non a caso, abbiamo avuto l’intervento dell’On. Luciano Ciocchetti, vice Presidente e assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, che ha dato impulso e certezze sui tempi della sua approvazione, beninteso solo dopo che i tecnici incaricati dall’amministrazione comunale avranno portato a termine il loro lavoro”. Quale è il ruolo dell’Udc, in questa fase? Ma voi, inoltre, non siete all’opposizione in questo comune? “Il mio intervento, a nome del Coordinamento provinciale e anche locale, avendo ricoperto tra l’altro la carica di delegato all’Urbanistica, è stato di stimolo alla maggioranza attuale (Pdl), con l’invito a lavorare per il bene comune e, quindi, nell’interesse dell’intera collettività cittadina, proponendo soluzioni di pianificazione urbanistica che vedano il nostro comune proiettato verso l’asse della Salaria e di Fiano Romano/Monterotondo, dove, attraverso sinergie con i comuni della Valle del Tevere e della Sabina Romana e Rietina, ovvero di Roma nord, si possono creare le condizioni favorevoli per una crescita economica e occupazionale, con la creazione e sviluppo di piccole e medie aziende, non trascurando le risorse naturalistiche, archeologiche e termali di cui siamo in possesso. Il fatto che l’Udc sia all’opposizione, non sta a significare che non ci si debba interessare delle nostre realtà locali e non adempiere agli obblighi ai quali siamo richiamati nel dovere di servizio verso la collettività”. Conclusioni, a suo modo di vedere? “Ancor più, in un momento di crisi economica e occupazionale, la crisi di valori ed etica politica, un richiamo forte dei nostri doveri costituzionali cui la politica deve far fronte, è necessario che ci sia. E’ fondamentale presenziare e ascoltare il territorio, ricucire quel rapporto con i cittadini deteriorato negli ultimi quindici anni, a mio avviso, per colpe forse non nostre, ovvero della classe politica di base, ma per colpa di schemi e “dettati” imposti dall’alto”.