«Aiutati che Dio t’aiuta», cosi si dice a chi vuole realizzare un sogno. Ed è il caso di dirlo anche a una ragazza piena di vita, ma soprattutto caparbia nel persistere i suoi obiettivi e dalle tante esperienze già provate, come Loubna Karim 28enne, marocchina, nata a Casablanca, che è cresciuta e ha studiato a Roma dove «ho fatto la scuola alberghiera per tre anni, poi ho cambiato perché non mi piaceva. Mi sono iscritta dunque alla scuola per segretaria d’azienda, una scuola di truccatrice e anche a una di recitazione». Insomma, un percorso di studi articolato. Ma la carriera lavorativa non è stata da meno, dichiara infatti di aver lavorato in alberghi, conoscendo molte lingue, nel campo delle pubbliche relazioni e anche come stilista, «sono una tutto fare».
Ma «da un anno mi sono messa in testa di studiare e realizzarmi in una carriera di attrice» cosi Loubna testimonia a Paeseroma.it, e continua dicendo «ho già fatto comparse, l’opinionista a “Forum”, sono stata persino nel pubblico ad “Anno Zero”. Questo è stato possibile per merito della mia motivazione e anche grazie al fatto che pian piano ho conosciuto delle persone che mi aiutano a realizzare questo sogno».
L’idea di fare l’attrice, come dice lei, «è iniziata nel nulla». Due anni fa, racconla « al Mucca Assassina – locale romano – si sono avvicinate delle persone e mi hanno chiesto se volevo fare un provino per il Grande Fratello, che feci in seguito e che non andò neanche bene, ma da quel momento si aprirono altre porte, le comparse appunto e il pubblico in tv a Forum, esperienza durata sei mesi, nonostante facessi altri lavori nel frattempo, perchè questi ruoli non fruttavano economicamente a sufficienza. Ho avuto sempre la base del mio mestiere di estetista e truccatrice, che continuo tra l’altro a fare. Stò aprendo, proprio in questo periodo, un’attività estetica insieme a mio padre. Il mio sogno però – lo ripeto – è diventare una brava attrice».
In effetti anche nel campo artisco, Loubna non si è fatta mancare proprio nulla, perchè ha frequentato un corso di recitazione di tre anni presso la Molinari Center ai Parioli, ha fatto la comparsa nel film “Scusa se ti chiamo amore” (Regia di Federico Moccia) quindi, come si dice: ha investito su se stessa e sui suoi progetti.
Ma come si fa a mantenere cosi tanti impegni contemporaneamente all’ambizione di entrare a far parte del mondo del cinema, dovendo pure conciliare il tutto con una cultura di provenienza familiare forse un po’ troppo accorta — visti i tempi — sul fatto di mettere in mostra la propria femminilità?
«La mia famiglia è marocchina, io sono venuta in Italia a 18 anni, mio padre invece 22 anni fa’ e pian piano – nel tempo — tutti i miei parenti si sono trasferiti quì a Roma, imparando a integrarsi con una cultura più aperta circa i valori come l’esteriorità e la femminilità. In effetti, loro non ci credono ancora molto, ma sono abbastanza soddisfatti di me e sperarno che si realizzi il mio sogno».
I pregiudizi per l’ambiente artistico che – si sa – è un po compromesso, ci sono tutti. E il consiglio che la famiglia da a Loubna è di essere molto accorta. «Si, faccio tutto usando la testa, ad esempio tempo fa, mi fu proposto di fare un film a Catania, titolato “Il caso di Homar”, nel quale avrei avuto un ruolo in una situazione di innamoramento con un altro attore e mi fu chiesto anche di recitare delle scene di nudo. Ho rinunciato per rispetto della mia famiglia. Sono musulmana, però moderna, la cosa fondamentale è solo il rispetto della mia famiglia. Preferisco rinunciare a qualsiasi cosa pur di non fargli mai del male».
Daniela Paties Montagner