Era un rovente sabato pomeriggio nella capitale, quello dello scorso primo luglio, il cielo era sereno ma una nube nera distoglieva l’attenzione di tutti coloro che si trovavano nella zona est di Roma, che procedendo in direzione Ponte di Nona, rimanevano basiti per la consistenza del fumo nero che proveniva dalle campagne della zona. Per i residenti del luogo, però, non si tratta di un episodio sporadico ma di un fenomeno che ormai si ripete nel tempo. L’incendio in questione si è sviluppato infatti nel campo nomadi di via Salone. Non si sa con precisione quali fossero i materiali in combustione, di sicuro nulla di buono, a giudicare dall’odore acre che invadeva l’area. Diverse ore hanno impiegato i pronti vigili del fuoco, per spegnere le fiamme, nonostante l’aiuto di un elicottero accorso sul posto. Intanto a lamentarsi sono i residenti, che stanchi di continui disordini e strani eventi, chiedono alle autorità che qualcuno dia spiegazioni. Tutto però tace e fin ora gli unici ad essersi mossi – per fortuna e con celerità – sono stati i vigili del fuoco.
Lorena Lo Presti