“Cinema fuori e cose che capitano”, questo il nome del memorabile cinema all’aperto di Vigne Nuove, che dall’anno ’95 ha saputo regalare momenti di svago a tutto il quarto municipio. Nelle lunghe sere d’estate ha proposto – per ben 12 anni – importanti prime visioni, come “La vita è bella” di Roberto Benigni, films d’autore, corti di spessore e di denuncia sociale. Ma è stato anche scenario di visita di importanti attori e registi, come Ettore Scola, Ken Loach, i fratelli Muccino e non ultimo l’attore Luca Zingaretti (commissario Montalbano), che in più di un’occasione venivano a salutare il pubblico, offrendo spunti di riflessione e creando dibattiti pubblici dopo le proiezioni.
Il tutto è sempre stato gratuito. E questo davvero non è scontato. Molta gente ancora ringrazia Luciano Gagliardi, presidente del comitato di zona, che organizzava assieme agli amici – tutti volontari – la bella iniziativa, ma è proprio lui a denunciare come «questa amministrazione ci ha tolto improvvisamente i fondi, dicendo che eravamo troppo costosi.Ma sappiamo benissimo che a molti imprenditori vengono dati tanti soldi per organizzare l’estate romana, mentre noi non siamo imprenditori, eravamo solo un comitato che voleva portare un po’ di cultura». Le sovvenzioni comunali sono sempre servite a coprire almeno i tre quarti delle spese di questa iniziativa e «per fortuna che c’era Acea che metteva il resto. Ma a tutti i dettagli – per modo di dire – pensavamo noi: dalle sedie agli stand, che facevamo arrivare dall’Umbria per pagare di meno».
Ma Gagliardi si sfoga «a noi è dispiaciuto, eravamo considerati dal comune tra i primi quattro eventi estivi più importanti di Roma e quasi tutte le sere avevamo mille persone con picchi più alti dove la gente si è portata le sedie da sola». Lapidario è il consigliere municipale Fabio Dionisi(Pd) che dichiara: «anche un cittadino del quarto avrebbe diritto al suo momento di svago culturale senza dover raggiungere per forza il centro storico».
Silvia Buffo