Roma – Il Comune, la città e i ‘graffitari‘. Per i writers, 35 muri legali in 31 strade di 8 Municipi romani. Per combattere il vandalismo delle scritte sui monumenti, sugli edifici, per le strade e per dare visibilità e libertà di espressione agli artisti dei murales.
Si chiama Urban Act, l’accordo stabilito fra Roma Capitale e due associazioni di writers Walls e 21 Grammi. Il patto, di due anni fa, trova ora la sua realizzazione nei 15mila metri quadri di muri, destinati all’uso e consumo di giovani artisti che si esprimono per la città a colpi di bombolette.
Le prime storie nei muri liberi sono state raccontate dagli artisti Orma, Trota e Thoms alla stazione metro Monti Tiburtini. Le vie per ora a disposizione sono via Collatina, via Portuense, viadotto Gronchi, circonvallazione Gianicolense, via Angelo Emo, viale Falcone e Borsellino e alcune stazioni metropolitane. I muri liberi sono contrassegnati da targhe che indicano l’inizio e la fine dello spazio concesso.
C’è anche il sito www.urbanact.it per condividere e conoscere gli spazi, il progetto e le Hall of fames, vale a dire pareti affidate per tre mesi a certi artisti, previo consenso dell’amministrazione capitolina, la quale esamina il bozzetto che sarà poi disegnato sul muro.
Un’arte, quella dei graffiti, da incentivare perché capace di abbellire gli spazi degradati della metropolitana, purché non ceda all’atto vandalico e violento del segno.
Viviana Lucca