Roma – La striscia blu non s’ha da fare. L’assessore alla mobilità Antonello Aurigemma ha revocato la tariffazione della sosta in zona Montesacro, probabilmente perché scoraggiato dalla nota inviatagli il 28 settembre scorso dal Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli. Dal momento che «la recente introduzione delle zone a tariffazione ha comportato una serie di disagi alla cittadinanza del quartiere Valli – Conca d’Oro» denunciati dagli stessi comitati e dalle associazioni dei commercianti, il Presidente ha proposto nella suddetta nota una ridefinizione delle aree a sosta tariffata suggerendo di predisporre per il 30% le strisce bianche e per il 70% quelle blu, che peraltro interesserebbero solo 20 delle strade della zona, proprio per soddisfare le richieste che gli venivano dai cittadini e dai commercianti del quartiere. Però c’è da chiedersi perché il vicepresidente del consiglio del IV, Riccardo Corbucci (Pd), non si trovi d’accordo. Infatti secondo Corbucci «i residenti ci chiedono di allargare le aree delle strisce blu, poiché queste garantiscono i cittadini che trovano grande difficoltà di parcheggio». Nel dubbio Aurigemma ha annunciato nella breve risposta a Bonelli del 29 ottobre la «revoca della tariffazione della sosta nell’Ambito Monte Sacro da sottoporre alla Giunta Capitolina che ne aveva previsto l’istituzione», poiché la ridefinizione proposta da Bonelli «comporterebbe una riduzione di circa il 70% delle aree di sosta tariffate [..] e vanifica il raggiungimento dell’obiettivo che si intende conseguire con la nuova disciplina – visto che, al contrario di quanto sostiene Bonelli – da parte dei residenti seguitano a pervenire richieste per un ampliamento delle aree tariffate rispetto a quelle già in essere». Un altro problema, non indifferente, in merito a questo lo mettono in luce non soltanto i commercianti di piazza Conca d’Oro, i quali hanno già dichiarato che a loro «non hanno dato niente, neanche i posti riservati», ma anche la Dottoressa Mattiuzzo Brunetta, presidente del Comitato Nomentano-Aniene, la quale sostiene che i cittadini di Sacco Pastore le strisce blu non le vogliono almeno fin quando averle significa mantenere i sensi unici: «i cittadini sono d’accordo solo se le soste tariffate sono limitate a via Val D’Aosta, dove le persone lasciano le macchine per recarsi alla formata della metro B1 o per prendere il treno alla stazione Nomentana, e solo a patto che vengano ripristinati i vecchi sensi di marcia. Hanno sacrificato quattro strade del quartiere, isolandolo, per fare queste strisce blu, che potevano funzionare benissimo anche mantenendo i doppi sensi, a quale fine?». Alessia Forgione