Roma – “Quella del Tar è un’interpretazione della legge asettica, che non tiene conto delle conseguenze di un voto a Capodanno, né ancor meno della giurisprudenza e delle sentenze analoghe che lo stesso Tar ha emesso nel 2010. Oggi come due anni fa le regole erano le stesse e questo capovolgimento di valutazione rimane incomprensibile”. – lo scrivono in una nota congiunta il segretario romano dell’Udc, Ignazio Cozzoli e il segretario provinciale dell’Udc, Michele Pagano -. Bene ha fatto la presidente Polverini nel ricorrere al Consiglio di Stato. La legge è uguale per tutti e in tutte le situazioni, nel 2010 come oggi. Auspichiamo rispetto dello statuto regionale e delle indicazioni date dal Governo, al quale a questo punto spetta l’ultima parola per l’indizione quanto prima dell’election day, utile a far risparmiare ai cittadini italiani centinaia di milioni di euro. Ma soprattutto a non costringerli a votare durante il veglione di Capodanno”.