Roma – Il mercato stanzia, anzi “stagna”, la gente ha paura di spendere e gli acquisti sono ridotti al minimo e all’essenziale, e a soffrirne di più sono le piccole realtà commerciali, soffocate dalla crisi e dai grandi centri commerciali.
Ed è per questo che chi gestisce attività considerate di “lusso” fa di necessità virtù. Per incrementare le vendite, o più semplicemente nel tentativo di avvicinare possibili clienti, si mette in gioco offrendo servizi gratuiti. Gianfranco Galasso, maestro tecnico federale caraibico presso “Zona danza” (via Colli della Serpentara 15), tiene gratis le prime lezioni dei suoi corsi di danze caraibiche (salsa cubana, bachata, reggae ton, rumba, portamento, cubia, mambo, merengue, rueda de casino) allo scopo di «mostrare come si svolgono le lezioni e per dare un assaggio di com’è il mondo caraibico», per dare a chi è interessato la possibilità di affezionarsi alle sue lezioni senza spendere un euro. Lo stesso principio ispira la politica di “Uniclima Duemila”, azienda termotecnica che offre un controllo generale della caldaia gratuito, «per incentivare un po’ la clientela», spiega la direttrice Bruna Alfieri. Anche i centri
estetici, tempo prima priorità assoluta delle donne, risentono negativamente di questa situazione, tanto che Fabiola Minichelli direttrice di “Ametista” (via Franco Sacchetti 107) ha tenuto il 5 febbraio un corso gratuito sul nuovo dimagrimento, per agitare un po’ le acque e vedere se qualcosa si muove. È così che i piccoli imprenditori locali si adoperano per creare una rete attraverso la quale si possa ovviare alle pericolose problematiche create dalla riluttanza del cliente e dall’ingombrante presenza delle strutture di massa, evidentemente più rassicuranti ma di gran lunga più alienanti e dispersive. Alessia Forgione