Curata da Sergio Gaddi e Doron J. Lurie, Conservatore dei Dipinti Antichi al Tel Aviv Museum of Art, la mostra “ Brueghel – Meraviglie dell’arte fiamminga”, che si svolge nel Chiostro di Bramante, è stata promossa ed organizzata da Arthemisia Group.
Oltre 100 opere, un’occasione davvero unica, per ripercorrere la saga pittorica di un’intera dinastia di eccezionale talento, attiva per oltre 150 anni tra il XVI e il XVII secolo, attraverso capolavori provenienti da importanti musei nazionali e internazionali tra cui il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Tel Aviv Museum of Art, il la Pinacoteca Ambrosiana di Milano e il Museo di Capodimonte di Napoli, e da prestigiose collezioni private.
Genealogia
Si parte dai dipinti del capostipite Pieter Brueghel il Vecchio (1525/1530 ca. – 1569), che inizia il suo percorso artistico nella bottega di Pieter Coeck Val Aeist raggiungendo l’apice della sua formazione con Hieronimus Bosch, e si attraversa la storia di cinque generazioni di artisti in un complicatissimo intreccio di relazioni tra i figli e nipoti di Brughel il Vecchio, andando ad abbracciare i riferimenti internazionali e i fatti storici del periodo di riferimento, come l’esperienza di Jan van Kessel I, figlio di Paschasia, sorella di Jan Brueghel e di Ambrosius Brueghel ( fratello di Jan il Giovane), artista di grandi qualità con le sue nature morte e soggetti allegorici, ma sconosciuto ai molti. La mostra si conclude con David Teniers il Giovane, legato alla dinastia dei Brueghel per aver sposato Anna, figlia di Ambrosius.
Attraverso le opere di Pieter Brueghel il Vecchio e della sua famiglia, il percorso espositivo propone un viaggio davvero appassionante nell’epoca d’oro della pittura fiamminga. Se in Italia nel ‘500 operavano Michelangelo e Tiziano, nei Paesi Bassi , anche per effetto della Riforma protestante e delle teorie di Calvino, l’attenzione di sposta sempre più verso il primato della natura, che da semplice sfondo diventa protagonista dell’opera in sé.
La prima sezione della mostra si concentra attorno all’ambiente storico e culturale all’interno del quale si sviluppa l’appassionante esperienza artistica dei Brughel. Si potranno ammirare opere quali: la “La torre di Babele”, 1580 ca.di Marten van Valkenborch e Hendrick van Cleve – Olio su tela, 53 x 76 cm, Francia, collezione privata ; “I sette peccati capitali” , 1500 – 1515 di Hieronymus Bosch – Olio su tavola, 86,5 x 56 cm, Ginevra, Geneva Fine Arts Foundation; “Il ciarlatano”, post 1500, Scuola di Hieronymus Bosch, – Olio su tavola, 83,3 x 114 cm, Gerusalemme, The Israel Museum; nonché numerosi paesaggi di Henri Met de Bles e di Jachim Patinir.
La seconda sezione è invece dedicata a Pieter il Giovane e Jan il Vecchio, entrambi figli del capostipite. Qui si potranno ammirare rappresentazioni di vita quotidiana e contadina nelle opere di Pieter Brueghel il Giovane quali: “Danza nuziale allʼaperto” , 1610 ca. – Olio su tavola, 74,2 x 94 cm, U.S.A., collezione privata; “Le sette opere di misericordia”, ca.1616 -1618 – Olio su tavola, 44 x 57,5 cm Bruxelles, collezione privata; e “Trappola per uccelli”, 1605 – Olio su tavola, 50,5 x 61 cm, Ginevra, collezione Torsten Kreuger. Molto significative sono anche le opere in mostra di Jan Brueghel il Vecchio, fratello di Pieter il Giovane, come: “La Tentazione di santʼAntonio nel bosco”,1595 ca. – Olio su rame, 42,3 x 57,3 cm, Collezione privata, e “Riposo durante la fuga in Egitto”, 1602 – 1605 ca. , Olio su rame inserito su tavola, 15 × 11,5 cm Gent, collezione privata.
Se la terza sezione è improntata verso i complessi intrecci artistici intrecci artistici tra i vari membri dei Brughel e le loro collaborazioni creative con artisti del loro tempo come: Frans Francken, Joos de Momper o Hendrick van Balen, la quarta sezione dedica invece uno spazio molto ampio alla pittura naturalistica con fiori ,nature morte, visioni simboliche con richiami alla tradizione classica ed alla cristianità . Attraverso il richiamo ad allegorie dell’olfatto e dell”udito, dell’acqua, dell’amore, della guerra e della pace, la tecnica di Jan il Vecchio viene ripresa magistralmente dal figlio Jan il Giovane come nei capolavori , provenienti dalla Collezione Diana Kreuger di Givevra, che si possono ammirare in mostra : “Allegoria dellʼolfatto”, 1645-1650 ca.-Olio su tela, 57 x 82,5 cm ed “Allegoria dellʼudito,” 1645 – 1650 ca.,Olio su tela, 57 x 82,5 cm.
La quinta ed ultima sezione si concentra sulla presentazione di pittori entrati nella cerchia dei Brughel grazie al matrimonio, come: David Teniers il Giovane, marito di Anna , sorella di Jan il Giovane, del quale si può contemplare “Paesaggio fluviale con maniero e un viaggiatore esausto aiutato da un popolano vicino a una locanda”, 1645 – 1650 ca. – Olio su tavola, 36 x 47,8 cm, Collezione privata; Jan van Kessel il Vecchio, figlio di Paschasia, unʼaltra sorella di Jan il Giovane (Jan il Giovane è il primo di dieci fratelli ed avrà a sua volta una numerosissima prole di undici figli), Josef van Bredael, che si firmerà JB per richiamare Jan Brueghel ed Abraham soprannominato “il fracassoso, l’ultimo erede di questa grande famiglia. Con lui si concluderà la saga di questa celebre dinastia fiamminga dei Brughel, che dopo il suo viaggio in Italia deciderà di non tornare mai più in Patria.
E’ il caso di dire che questa grande dinastia di artisti fiamminghi attivi tra il XVI e il XVII secolo, ha segnato con la sua fiorente produzione pittorica ,la storia dell’arte europea dei secoli a venire. Una mostra davvero unica e da non perdere ospitata a Roma, presso il Chiostro del Bramante sino al 2 giugno 2013.
Abraham Ortelius (anche Ortels, Oertel, Orthellius, italianizzato in Abramo Ortelio) il famoso cartografo fiammingo nel suo Album Amicorum, che è l’unica fonte relativa alla vita culturale del XVI secolo nei Paesi bassi, a proposito di Pieter Brueghel il Vecchio – il capostipite dei Brughel, scrisse: «Bisogna imitare la natura stessa, non un artistaʼ. Frase che ben si addice al nostro amico Brueghel, che definirò quindi non pittore dei pittori, ma natura dei pittori: intendendo con ciò significare che egli merita di essere da tutti imitato».
Informazioni e prenotazioni
T 06 916 508 451 – www.brueghelroma.it
Biglietteria online www.ticket.it/brueghel
Informazioni didattica didattica@arthemisia.it
Daniela Paties Montagner