Il dilemma della bomboniera: farla o non farla? “Sono soldi buttati”, “ci riempiamo casa di cose inutili”, “io mangio i confetti e butto il resto!”
Di fronte al classico oggettino donato alla fine di un lieto evento, come ricordo di una gioia condivisa e segno di gratitudine verso amici e parenti, cresce il fronte dei diffidenti e dei polemici. Viene considerato una spesa economica inutile per chi la deve sostenere, l’ennesima concessione alla nostra società dei consumi “usa e getta”, …
Si può decidere di rinunciare a questo dono, consapevoli che ha smarrito il suo senso profondo… oppure, provare a recuperarlo!
La bomboniera solidale può essere un’ottima possibilità in questo senso, come alternativa ai suppellettili convenzionali, e come occasione per associare a una ricorrenza importante un gesto di solidarietà concreto. E la buona notizia è si tratta di una tendenza in crescita!
Perché quel piccolo dono sia un gesto che torni a comunicare qualcosa, a coinvolgere chi dona e chi riceve in una rete di relazioni più vasta e in un circuito più equo, l’invito è quello di scegliere un oggetto “diverso”: significativo per la sua valenza e per la sua provenienza, incisivo per la capacità di comunicare la nostra sensibilità verso i problemi della società.
A Roma ci sono diverse possibilità per chi sceglie di fare le bomboniere solidali: ci si può rivolgere alle organizzazioni no profit, alle grandi e piccole onlus, per un pensierino standard con pergamena personalizzata. O ci si può orientare sulle proposte del commercio equo e solidale, vendute nelle Botteghe del mondo sparse in varie zone della città: ci troverete sacchetti e oggettini realizzati da artigiani svantaggiati nel Sud del mondo, pagati un giusto prezzo.
Meglio ancora, si può fare un salto al Laboratorio solidale Da tutti i Paesi, una bottega che è anche un negozio artigianale, che è anche una onlus…. Al Laboratorio le bomboniere vengono realizzate interamente a mano, cucite e confezionate da donne e madri immigrate, provenienti da varie situazioni di disagio, in cammino verso l’autonomia e l’integrazione sociale.
Ci sono i classici sacchetti di iuta o di cotone, gli accessori classici del commercio equo e solidale (croci, fiorellini e scatoline), ma anche tante linee originali che si ispirano alla natura: portavasetti con piantine grasse -vere o di cera-, confezioni con semi attira-farfalle, bustine con decorazioni di cannella e lavanda…
Le mille proposte e combinazioni di colori occupano mezzo negozio, ma spesso sono i clienti stessi con la loro fantasia a pensare nuovi abbinamenti, e a rendere ancora più personale e unico quel piccolo oggetto.
Perché parli della persona che lo offre festante, e di quella che lo ha lavorato, anche lei in qualche modo festante e partecipe della sua gioia.
Per maggiori informazioni:
Il Laboratorio si trova in via Vittorio Montiglio 25/27, zona Pineta Sacchetti, a due passi dal Gemelli.
E’ aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 (orario continuato) e il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30.
Tel: 06.3071144 – datuttiipaesi@gmail.com
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