ROMA – Il 18 aprile, il Governo su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione di concerto con i ministri incaricati ha approvato, in presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il terzo provvedimento sull’ordinamento della Capitale.
“Abbiamo finalmente approvato il terzo decreto legislativo che completa la parte statale di Roma Capitale e conferisce poteri di estrema importanza dal punto di vista operativo per la città. Anche questo decreto che è nato come decreto correttivo, ha aggiunto delle cose importanti. Innanzitutto al trasporto pubblico locale. I fondi vanno direttamente a Roma Capitale, anche se con un coordinamento della regione Lazio. E’ importante che si mantengano poteri su emergenza traffico e mobilità e che non scompaia questa prerogativa del sindaco di Roma. L’amministrazione più forte è in grado di incidere maggiormente sui poteri dello Stato in relazione alla vita di Roma Capitale e con maggior forza dal punto di vista finanziario. Per questo motivo abbiamo più libertà e capacità di intervento sul versante del patto di stabilità e sulle risorse che devono essere date. Se aggiungiamo poi che abbiamo gli strumenti per fronteggiare l’emergenza traffico, sia in termini di trasporto pubblico che in termini di poteri commissariati credo sia un ulteriore passo avanti”, ha commentato il sindaco Alemanno lasciando Palazzo Chigi dove si era recato per il Cdm.
Mentre il presidente Zingaretti ha preannunciato, che in conseguenza dell’approvazione di questo importante decreto, la Regione ritirerà il ricorso proposto alla Corte Costituzionale.
Inoltre, nella stessa giornata, il primo cittadino dell’Urbe ha voluto informare subito i romani scrivendogli una lettera.
Ecco il testo.
Cara cittadina, caro cittadino,
come forse saprai, il Governo ha definitivamente approvato il terzo e ultimo Decreto attuativo della riforma di Roma Capitale, mentre l’Assemblea Capitolina ha votato il nuovo Statuto.
Grazie a questa riforma, attesa da circa 30 anni, la Capitale non è più un comune come gli altri, ma un ente territoriale speciale dotato di maggiore autonomia, come altre importanti capitali internazionali, quali Washington, Londra o Berlino.
In particolare, l’Amministrazione di Roma Capitale disporrà di maggiori poteri nei seguenti settori:
• definizione del Patto di stabilità e aumento dei finanziamenti statali necessari per i maggiori oneri derivanti dalle funzioni di Capitale della Repubblica;
• valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali;
• sviluppo economico e sociale;
• programmazione e promozione delle politiche per il turismo;
• sviluppo urbano e pianificazione territoriale;
• edilizia pubblica e privata;
• organizzazione e funzionamento dei servizi urbani e di collegamento con i comuni limitrofi, con particolare riferimento al trasporto pubblico e alla mobilità;
• protezione civile;
• ulteriori funzioni delegate dalla Regione Lazio, mediante la legge regionale attesa a completamento della riforma.
Il nuovo Statuto prevede diverse novità in materia di tagli ai costi della politica, di trasparenza dell’azione amministrativa e di pari opportunità. Tra le tante, segnalo:
• la riduzione del numero dei consiglieri dell’Assemblea Capitolina (da 60 a 48);
• la riduzione del numero dei Municipi (da 19 a 15);
• la parità di genere in Giunta (stesso numero di donne e uomini tra gli assessori);
• la costituzione di un’agenzia indipendente a tutela dei diritti dei contribuenti.
Ti invito, in ogni caso, a consultare la versione integrale del testo dello Statuto sul portale di Roma Capitale, nella sezione “Trasparenza, valutazione e merito”, per apprezzare tutte le novità contenute nella nostra “carta costituzionale”.
Ci tengo a sottolineare che l’approvazione del terzo decreto attuativo, come quella dello Statuto, sono avvenute con voto quasi unanime delle forze politiche presenti in Parlamento e in Assemblea Capitolina. Ciò è per me motivo di grande soddisfazione, un segnale forte, di unione e di responsabilità, per il bene di Roma.
Per questo ho voluto condividere questo importante traguardo con tutti voi.
I miei più cordiali saluti,
Il Sindaco
Gianni Alemanno
Ernesto De Benedictis